ETF: obiettivi ambientali senza rinunciare alla performance
Contrariamente all'apparente contraccolpo ESG del 2023, a livello globale i flussi verso i fondi sostenibili hanno continuato a registrare una crescita superiore al resto dei fondi. Questa tendenza ha riguardato anche gli ETF, che hanno visto l'Europa in testa con $ 40 miliardi di flussi netti destinati agli ETF sostenibili.1
Per quanto il dibattito sull'ESG non sia destinato a scomparire, resta il fatto che i rischi ambientali, sociali e di governance sono tra le minacce più significative cui le società devono far fronte, mentre le iniziative normative in corso e la domanda dei consumatori continuano a incentivare fortemente le imprese ad affrontare con decisione le tematiche ESG, ponendole al centro delle rispettive pratiche.
La transizione verso un'economia più sostenibile offre un ampio ventaglio di potenziali opportunità d'investimento. Sebbene di recente i rendimenti degli investimenti sostenibili siano stati messi sotto pressione dagli eventi geopolitici, sul più lungo termine la scelta del giusto approccio a tali investimenti rimane fondamentale per un'allocazione del capitale in grado non solo di garantire un rendimento finanziario, ma anche di sostenere la transizione verso un'economia a più basse emissioni di CO2.
Per gli investitori in ETF, i metodi per raggiugere tale obiettivo non sono mai stati tanto numerosi e, nell'ambito degli investimenti sostenibili, non esiste una soluzione unica. Tra i recenti sviluppi in termini di innovazione di prodotto nel settore degli ETF si annoverano l'avvento di una gestione attiva e il lancio di ETF a reddito fisso, entrambi in grado di aprire nuove strade verso l'integrazione ESG sfruttando i potenziali vantaggi di una struttura ETF.
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Massima attenzione alla "E"
In tema di ESG, la "E" (pilastro ambientale) ha assunto un ruolo centrale per la maggior parte degli investitori e riteniamo che continuerà a farlo anche nel prossimo futuro.
Negli ultimi anni, la decarbonizzazione dei portafogli è stato uno dei principali temi d'investimento. L'altra area in cui ravvisiamo un'opportunità d'investimento è la biodiversità. Quest'ultima è anche una delle nostre convinzioni in AXA IM: non possiamo infatti far fronte al cambiamento climatico senza intervenire contemporaneamente sulla perdita di biodiversità.
La sfida per gli investitori consiste nello scegliere tra una miriade di soluzioni volte a integrare le considerazioni ambientali nei portafogli. L'attuale panorama degli ETF offre agli investitori la possibilità di distribuire i propri investimenti attraverso blocchi regionali e strategie globali sia nelle azioni che nel reddito fisso. Come sempre, la scelta giusta dipenderà dagli obiettivi d'investimento individuali ma, a nostro avviso, vi sono due potenziali opzioni da considerare: gli ETF ESG tematici e gli ETF che replicano o sono gestiti rispetto a un benchmark di decarbonizzazione.
ETF ESG tematici
Gli ETF ESG tematici si concentrano su specifiche questioni legate alla sostenibilità, ad esempio l'energia pulita, l'alimentazione sostenibile o la parità di genere. L'ascesa degli ETF attivi ha permesso all'universo degli ETF di aprirsi all'investimento tematico, il che risulta particolarmente importante quando si parla di sostenibilità.
I gestori attivi possono effettuare ricerche su società ed emittenti e decidere se esporre il proprio portafoglio ai potenziali rischi e opportunità che individuano. Così facendo, i gestori di portafoglio possono agire con convinzione, al fine di garantire sia un impatto positivo e misurabile sull'ambiente, sia un rendimento finanziario.
Gli ETF ESG tematici offrono agli investitori la possibilità di concentrarsi sulle questioni relative al clima e alla biodiversità e possono essere utilizzati tanto come elementi costitutivi di un portafoglio core quanto come allocazione satellite per accedere a temi ambientali.
Benchmark di decarbonizzazione
Poiché, da una prospettiva storica, gli ETF sono stati prevalentemente utilizzati nelle strategie azionarie passive, lo spazio per l'integrazione ESG risultava limitato. Gli investitori intenzionati a integrare le tematiche ambientali nei propri portafogli si sono generalmente orientati verso fondi comuni attivi, data l'incapacità delle strategie di indicizzazione di selezionare singoli titoli in base a criteri di sostenibilità.
Detto questo, gli approcci indicizzati alle questioni ambientali esistono da tempo, ma il miglioramento della qualità dei dati, unito all'integrazione di etichette complete per gli indici climatici da parte delle autorità di regolamentazione, permette ora agli investitori in ETF di utilizzare gli investimenti indicizzati per tradurre in modo più efficace gli obiettivi legati alle emissioni di CO2 nei propri portafogli.
Gli indici di decarbonizzazione, come i Paris-Aligned Benchmark ("PAB"), sono pensati per gli investitori che desiderano decarbonizzare i propri portafogli ottenendo al contempo rendimenti, attraverso approcci attivi o passivi. Il ruolo di un indice di decarbonizzazione è quello di replicare fedelmente l'indice primario, escludendo però gli emittenti che non soddisfano i requisiti in materia di emissioni. Pertanto, un indice di decarbonizzazione presenterà meno problematiche rispetto all'indice primario, pur mantenendo una diversità e una liquidità sufficienti.
Storicamente, i fondi che desiderano integrare la decarbonizzazione nei propri portafogli utilizzano un benchmark standard ed escludono alcuni settori. Ne consegue un tracking error più elevato, in quanto le esclusioni comportano una maggiore concentrazione del portafoglio. La possibilità di utilizzare un benchmark appositamente progettato per includere società che contribuiscono alla decarbonizzazione dovrebbe tradursi in un tracking error molto più contenuto per un fondo.
Innumerevoli opzioni per gli investitori in ETF
Il panorama degli ETF è in rapida crescita e, sebbene finora sia stato principalmente rivolto all'azionario passivo, assistiamo a un incremento della domanda di prodotti quali ETF attivi, tematici e a reddito fisso. Le soluzioni ESG innovative, che combinano sostenibilità e performance, sono sempre più richieste.
Non si tratta però di un mero dibattito tra approccio attivo e approccio passivo. A seconda dell'esposizione richiesta, potrebbe essere utile un approccio attivo, uno completamente passivo, uno intermedio orientato verso la gestione attiva ma che limiti il tracking error, o un mix. È però incoraggiante notare l'ampio ventaglio di possibilità oggi a disposizione degli investitori in ETF alla ricerca di soluzioni più sostenibili.
Le nostre proposte per investire nell’ambiente
Per i nostri clienti abbiamo due proposte specifiche sull’ambiente, all’interno della nostra offerta di ETF: AXA IM ACT Climate Equity UCITS ETF e AXA IM ACT Biodiversity Equity UCITS ETF.
Sono i primi ETF nei rispettivi temi (climate e biodiversity) in formato UCITS gestiti attivamente* e fanno leva sulle nostre capacità d’investimento sostenibile di lunga data. Entrambi mirano a migliorare il profilo ESG e l’intensità di carbonio relativa al benchmark.**
Sono classificati come Art. 8 della SFDR e sono accessibili a tutti gli investitori.***
Il nostro ETF ACT Climate Equity combina una vasta esperienza negli investimenti azionari qualitativi e quantitativi e fa parte delle nostre strategie ACT, uno dei punti di forza della gamma sostenibile.
Questa strategia investe in società che migliorano attivamente il nostro ambiente perché i loro prodotti e/o servizi riducono o limitano le conseguenze del riscaldamento globale. L'ETF è progettato per supportare i seguenti obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite:
- 7 – Energia pulita e accessibile
- 13 – Lotta contro il cambiamento climatico
Fonte: AXA IM, 29/03/2024. A solo scopo illustrativo. I pesi settoriali si basano sulle classificazioni GICS. Le informazioni su paesi/regioni si basano sulle classificazioni MSCI. Riferimento all’indice MSCI ACWI solo a fini comparativi e per gli obiettivi finanziari della strategia come da Prospetto.
Le società qui mostrate sono solo a scopo illustrativo al 29/03/2024 e potrebbero non essere più nel portafoglio in seguito. Queste informazioni non devono essere considerate una raccomandazione per l'acquisto o la vendita di titoli.
Il nostro ETF ACT Biodiversity Equity investe in società che proteggono e promuovono attivamente la biodiversità perché i loro prodotti e/o servizi riducono o limitano l’impatto delle attività umane su di essa.
L'ETF è progettato per supportare i seguenti obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite:
- 6 – Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
- 12 – Consumo e produzione responsabili
- 14 - La vita sott'acqua
- 15 – La vita sulla terra
Fonte: AXA IM, 29/03/2024. A solo scopo illustrativo. I pesi settoriali si basano sulle classificazioni GICS. Le informazioni su paesi/regioni si basano sulle classificazioni MSCI. Riferimento all’indice MSCI ACWI solo a fini comparativi e per gli obiettivi finanziari della strategia come da Prospetto.
Le società qui mostrate sono solo a scopo illustrativo al 29/03/2024 e potrebbero non essere più nel portafoglio in seguito. Queste informazioni non devono essere considerate una raccomandazione per l'acquisto o la vendita di titoli.
- *Il Fondo è gestito attivamente e prevede una deviazione significativa in termini di costituzione e performance rispetto al benchmark.
- **L'indice MSCI ACWI viene usato come riferimento solo a fini comparativi e per gli obiettivi finanziari della strategia come da Prospetto.
- ***Durante gli orari di negoziazione del mercato regionale. Solo i Partecipanti Autorizzati possono trattare direttamente con il Fondo.
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