Investment Institute
Aggiornamento mercati

La recessione non è lo scenario per i prossimi mesi

INTRODUZIONE
Il report di settembre sull’occupazione USA ha cambiato in positivo la narrativa del mercato che temeva una crisi del lavoro, mentre il dato sull’inflazione ci ricorda come il processo di normalizzazione sia parecchio lento e come l’inflazione abbia caratteristiche di viscosità da molti inaspettate. Insieme, questi dati macro condizioneranno le prossime mosse della Fed.

Altro che recessione. L’economia USA non fornisce segnali di crisi. Il suo atterraggio morbido si traduce per AXA IM in un anno addirittura migliore rispetto al 2023, per poi “atterrare” su un tasso di crescita del 2% per il 2025 (aumenta la forchetta rispetto all’1,7% stimato dal consensus):

Fonte: Datastream, IMF, Bloomberg e AXA IM, 25 ottobre 2024.

L’Eurozona resta indietro

Migliorano le stime di crescita per la Cina sulla scia di una serie di interventi di carattere fiscale e monetario da parte del governo di Pechino.

L’Eurozona arranca nonostante gli sforzi di carattere fiscale. Le stime di crescita di AXA IM per l’Europa sono allineate al consensus per quest’anno, ma al di sotto del consensus per il prossimo (0,9% versus 1,3%). Questo è dovuto soprattutto a criticità sul lato politico per la Francia, riflesse dallo spread (recentemente lo yield sui titoli di Stato francesi si è attestato a un livello più alto di quello dei titoli governativi spagnoli o greci). 


La normalizzazione richiede tempo

Il report sull’occupazione di settembre ha rivelato un mercato del lavoro resiliente negli Stati Uniti, nonostante una politica monetaria aggressiva. Quanto all’inflazione, l’ultimo CPI mostra come la componente core resti ancora sopra il target del 2% della banca centrale.

“Questo dato ci ricorda come il processo di normalizzazione sia comunque parecchio lento e come l’inflazione abbia caratteristiche di viscosità da molti inaspettate”, commenta Alessandro Tentori, Chief Investment Officer Europe di AXA IM. “Nei prossimi mesi potrebbe anche esserci un nuovo contributo positivo delle componenti più volatili, cioè quelle legate alle materie prime come i beni alimentari e il comparto dell’energia”.

Con questo quadro macro, esiste il rischio di un errore di politica monetaria, che potrebbe creare una bolla speculativa surriscaldando gli asset. Rischio discusso anche dal membro dissenziente del FOMC Michelle Bowman (contraria al taglio dei tassi di mezzo punto a settembre e favorevole a un più misurato taglio di un quarto di punto).

“Anche il mercato del lavoro si mostra più resiliente di quanto il pricing delle curve monetarie voleva farci credere solo qualche settimana fa”, nota Tentori. Secondo l’economista, anche se i fattori meteorologici nelle prossime settimane incideranno sui dati sull’occupazione, “la traiettoria di fondo dovrebbe comunque riflettere una normalizzazione tra domanda e offerta”.

In contrasto con la view condivisa da tanti economisti che prevedevano una recessione, gli economisti di AXA IM hanno sempre respinto questo scenario, mantenendo la loro posizione sulla resilienza dell’economia USA e sull’ipotesi di un atterraggio morbido. L’attuale scenario macro non fa che darci pienamente ragione.


Le aspettative sui tassi

Per quanto riguarda le previsioni di politica monetaria, si è aperto un gap tra quello che prezzano i mercati e le previsioni degli economisti di AXA IM e – per il mercato USA – degli stessi membri della Fed.

Gli economisti di AXA IM prevedono un tasso Fed funds al 4% a fine 2025, in contrasto con il pricing dei mercati che indica un tasso intorno al 3.4%.

“Con un’economia in regime di soft landing non c’è più bisogno di uno sforzo di politica monetaria aggressivo”, commenta Tentori. “Ma il mercato prezza i tagli in modo secondo noi troppo aggressivo”.

In questa tabella confrontiamo le aspettative del mercato con quelle della casa:

Fonte: AXA IM, Bloomberg, Board of Governors of the Federal Reserve System (25 ottobre 2024).

Una Fed più prudente?

Lo scenario più probabile per quest’anno è di due tagli dei tassi nelle prossime riunioni, come la stessa Fed ha indicato.

“Per i prossimi dodici mesi, il mercato sconta addirittura circa 200 bps di tagli, la Fed ne prevede 150 e AXA IM solo 100”, sottolinea Tentori. La posizione della casa si spiega perché “non si tratta di una Fed che taglia in presenza di una recessione, ma che neutralizza l’effetto della sua politica monetaria in presenza di un’inflazione che non è più quella di un anno fa”, spiega l’economista.

In conclusione, la Fed adotterà molto probabilmente un approccio “data based”. Spiega Tentori: “l’azione di politica monetaria rifletterà quindi la totalità dei dati pubblicati, nonché l’effetto delle condizioni finanziarie sul ciclo economico e l’equilibrio tra gli obiettivi di piena occupazione e stabilità dei prezzi”. 

    Disclaimer

    Prima dell’investimento in qualsiasi fondo gestito o promosso da AXA Investment Managers o dalle società ad essa affiliate, si prega di consultare il Prospetto e il Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KID). Tali documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere consultati - per i fondi commercializzati in Italia - in qualsiasi momento, gratuitamente, sul sito internet www.axa-im.it e possono essere ottenuti gratuitamente, su richiesta, presso la sede di AXA Investment Managers. Il Prospetto è disponibile in lingua italiana e in lingua inglese. Il KID è disponibile nella lingua ufficiale locale del paese di distribuzione. Maggiori informazioni sulla politica dei reclami di AXA IM sono al seguente link: https://www.axa-im.it/avvertenze-legali/gestione-reclami. La sintesi dei diritti dell'investitore in inglese è disponibile sul sito web di AXA IM https://www.axa-im.com/important-information/summary-investor-rights.

    I contenuti pubblicati nel presente sito internet hanno finalità informativa e non vanno intesi come ricerca in materia di investimenti o analisi su strumenti finanziari ai sensi della Direttiva MiFID II (2014/65/UE), raccomandazione, offerta o sollecitazione all’acquisto, alla sottoscrizione o alla vendita di strumenti finanziari o alla partecipazione a strategie commerciali da parte di AXA Investment Managers o di società ad essa affiliate, né la raccomandazione di una specifica strategia d'investimento o una raccomandazione personalizzata all'acquisto o alla vendita di titoli. L’investimento in qualsiasi fondo gestito o promosso da AXA Investment Managers o dalle società ad essa affiliate è accettato soltanto se proveniente da investitori che siano in possesso dei requisiti richiesti ai sensi del prospetto informativo in vigore e della relativa documentazione di offerta.

    Il presente sito contiene informazioni parziali e le stime, le previsioni e i pareri qui espressi possono essere interpretati soggettivamente. Le informazioni fornite all’interno del presente sito non tengono conto degli obiettivi d’investimento individuali, della situazione finanziaria o di particolari bisogni del singolo utente. Qualsiasi opinione espressa nel presente sito internet non è una dichiarazione di fatto e non costituisce una consulenza di investimento. Le previsioni, le proiezioni o gli obiettivi sono solo indicativi e non sono garantiti in alcun modo. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono variare, sia in aumento che in diminuzione, e gli investitori potrebbero non recuperare l’importo originariamente investito.

    Ancorché AXA Investment Managers impieghi ogni ragionevole sforzo per far sì che le informazioni contenute nel presente sito internet siano aggiornate ed accurate alla data di pubblicazione, non viene rilasciata alcuna garanzia in ordine all’accuratezza, affidabilità o completezza delle informazioni ivi fornite. AXA Investment Managers declina espressamente ogni responsabilità in ordine ad eventuali perdite derivanti, direttamente od indirettamente, dall’utilizzo, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, delle informazioni e dei dati presenti sul sito.

    AXA Investment Managers non è responsabile dell’accuratezza dei contenuti di altri siti internet eventualmente collegati a questo sito. L’esistenza di un collegamento ad un altro sito non implica approvazione da parte di AXA Investment Managers delle informazioni ivi fornite. Il contenuto del presente sito, ivi inclusi i dati, le informazioni, i grafici, i documenti, le immagini, i loghi e il nome del dominio, è di proprietà esclusiva di AXA Investment Managers e, salvo diversa specificazione, è coperto da copyright e protetto da ogni altra regolamentazione inerente alla proprietà intellettuale. In nessun caso è consentita la copia, riproduzione o diffusione delle informazioni contenute nel presente sito.  

    AXA Investment Managers può decidere di porre fine alle disposizioni adottate per la commercializzazione dei suoi organismi di investimento collettivo in conformità a quanto previsto dall'articolo 93 bis della direttiva 2009/65/CE.

    AXA Investment Managers si riserva il diritto di aggiornare o rivedere il contenuto del presente sito internet senza preavviso.

    A cura di AXA IM Paris – Sede Secondaria Italiana, Corso di Porta Romana, 68 - 20122 - Milano, sito internet www.axa-im.it.

    © 2024 AXA Investment Managers. Tutti i diritti riservati.