Come la tecnologia sta cambiando la vita dei senior
La tecnologia è destinata a cambiare molti aspetti della vita nella terza età. Non soltanto in campo sanitario, dove l’innovazione tecnologica è visibile sia a livello di macchinari, sia a livello organizzativo e di servizio. L’innovazione tecnologica cambierà sempre più anche le case e gli spostamenti degli over 65 nei prossimi anni.
I progressi nella cura delle malattie, la qualità del cibo, l’accesso ai servizi, e un più diffuso benessere hanno contribuito all’ allungamento dell’aspettativa di vita. Il numero di persone con 80 o più anni potrebbe triplicare tra il 2020 e il 2050.
Fonte: World Health Organisation.
Nel 2030 nel mondo una persona su sei avrà più di 60 anni, secondo stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO). L’invecchiamento della popolazione oggi avviene in modo molto più rapido che in passato. Sempre il WHO prevede che entro il 2050 la popolazione mondiale di over-60 quasi raddoppierà rispetto agli anni precedenti.
L’allungamento della vita pone nuove sfide al modo di pensare l’invecchiamento, il lavoro e il pensionamento. Nuove sfide si traducono anche in innovazioni tecnologiche per rispondere alle mutate esigenze di una consistente fetta di popolazione.
Fonte: World Health Organisation.
Tecnologia e capelli d’argento
I “silver”, ovvero i consumatori con i capelli d’argento, rappresentano un importante segmento per le aziende, incluse quelle tecnologiche. Essendo ormai la tecnologia sempre più diffusa a tutti i livelli del nostro quotidiano, l’offerta di soluzioni per i senior è andata ampliandosi, per esempio mirando a rendere la loro gestione della casa e il loro viaggiare più facile ed efficiente.
Negli ultimi anni la crescita dei navigatori della Rete con più di 55 anni è stata enorme. Secondo uno studio dell’Osservatorio Senior, che analizza il rapporto tra terza età e innovazione in diversi settori, nel 2011 si collegava a Internet almeno quattro volte a settimana il 54% degli over 55 in Italia. Nel 2012 lo faceva il 64% e nel 2013 il 68%. I senior si dichiarano più interessati ai contenuti della Rete che alle persone (il 59% rispetto al 53% di tutta la popolazione web).
Un’analisi del Centro Studi e Ricerche di Itinerari Previdenziali ha rivelato che i navigatori del web tra 55 e 74 anni a caccia di informazioni sanitarie sono cresciuti dal 10% del 2010 al 27% del 2019.
Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali su dati Eurostat.
Ma il web è solo il primo passo. I senior si troveranno presto ad avere a che fare con quattro nuove frontiere tecnologiche. A partire dagli assistenti vocali, che oggi aiutano ad accendere le luci o alzare le tende ma che in futuro rappresenteranno il braccio destro degli over 65 in attività più complesse, come fare la spesa o prenotare un posto a teatro. Poi ci sono i sensori Internet of Things e Internet of Medical Things (IoT e IoMT), che grazie all’implementazione del 5G saranno in grado di raccogliere e analizzare montagne di informazioni di ogni tipo provenienti da elettrodomestici, orologi smart, abiti e persino dal nostro corpo. Completano il poker di innovazione tecnologica da una parte i sistemi di machine learning e augmented intelligence, che permetteranno ai senior di ottenere un’offerta sempre più personalizzata, e dall’altra i servizi integrati per la cura, il benessere, l’assistenza e il monitoraggio (robot da compagnia compresi).
Fonte: Rapporto Silver Economy Technology and Ageing.
Ripensare la casa
La maggior voce di investimento per la terza età è quella della casa, soprattutto in Italia dove assorbe addirittura il 54,3% della spesa nel caso di senior senza figli. La possibilità di vivere in modo indipendente in un luogo amato e familiare è indicato dai “silver” come una delle cose più importanti per il loro benessere, seconda solo alla salute. E sarà proprio l’innovazione tecnologica a rendere sempre più gradevoli, sicure, efficienti e luminose le abitazioni.
La domotica collegata al proprio smartphone può per esempio controllare a distanza i parametri funzionali della casa, monitorando temperatura, illuminazione, irrigazione e sistemi di sicurezza, mentre piccoli robot domestici la tengono pulita. I generi alimentari arriveranno direttamente a domicilio, con elettrodomestici smart in grado di segnalare che un prodotto abitualmente presente nel frigo sta terminando. Lo stesso televisore, oggetto particolarmente amato dai senior, cambierà pelle non solo collegandosi a internet, ma anche sostituendo i telecomandi con assistenti vocali e proponendo palinsesti del tutto personalizzati grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale. Il tutto nel nome della semplicità, con controllo vocale, riconoscimento facciale o scansione delle impronte digitali al posto delle mille password difficili da ricordare.
Si stanno inoltre diffondendo nuovi modelli abitativi, per esempio il senior co-housing, che unisce l’autonomia dell’abitazione privata con la condivisione di spazi comuni tra gli inquilini, specificamente indirizzato alle persone anziane allo scopo di combattere la solitudine e fornire aiuto reciproco.
Per esempio, a Londra è stata creata la prima iniziativa di co-housing per donne residenti tra i 58 e i 94 anni.
Mobilità e viaggi
Un altro simbolo di libertà e indipendenza caro ai senior è l’automobile, che a sua volta sta cambiando pelle: l’integrazione tra sensori di nuova generazione, Intelligenza Artificiale e navigazione satellitare sta portandoci verso le self-driving cars, veicoli autonomi che sosterranno la mobilità di persone con limitazioni fisiche.
Anche i sistemi di navigazione, il “trovare un luogo” camminando a piedi, diventeranno sempre più amici della terza età: oggi con Google Maps possono dare indicazioni vocali, ma è necessario guardare lo schermo dello smartphone. Invece in futuro saremo guidati da semplici “vibrazioni” trasmesse da due sensori, uno posizionato alla nostra destra e uno alla nostra sinistra, che ci permetteranno di cambiare il percorso senza dover nemmeno guardare il nostro telefono. In questo modo i senior potranno sentirsi più sicuri e liberi anche in zone poco conosciute o in altre città.
Ci sono poi le offerte di servizi sempre più integrate delle grandi piattaforme turistiche come Booking o Expedia, vere e proprie “conversazioni assisitite” che alla scelta dell’hotel accompagnano proposte di ristoranti, voli, auto a noleggio e luoghi più interessanti da visitare. Ma esistono anche dispositivi di realtà virtuale in grado di far vivere l’emozione di un potenziale viaggio in anteprima.
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