Investment Institute
Tecnologia

Come voleremo nel futuro: velivoli a idrogeno, green fuel, aeroporti robotizzati


Aerei ecosostenibili con motori a idrogeno. Cabine ottimizzate per aumentare il numero di passeggeri senza rinunciare al confort. Servizi di entertainment a bordo sempre più sofisticati, a partire dalla realtà virtuale. Aeroporti gestiti come orologi svizzeri, con un altissimo livello di automazione, logistica just-in-time, servizi self service, veicoli a guida autonoma e robot. Il boom post Covid del traffico aereo, unito alle esigenze di lotta al climate change, sta cambiando volto al modo in cui voleremo.

 

Fonte: Iata Global Outlook for Air Transport, dicembre 2022

 

Motori a idrogeno

Solo in Europa il 3,6% delle emissioni di CO2 si deve al traffico aereo. A livello mondiale siamo intorno al 3,5%. E se è vero che dal 1990 le emissioni per passeggero sono scese di ben il 54% grazie a motori più efficienti, è altrettanto vero che negli ultimi cinque anni il volume totale della CO2 “aerea” è aumentata del 34%, in virtù del boom di voli.

Per riuscire a decarbonizzare i nostri cieli il sogno proibito è quello di avere motori ibridi, elettrici o a idrogeno (questi ultimi in realtà utilizzati da decenni per le missioni spaziali). Prototipi e sperimentazioni non mancano. Come il volo effettuato di recente da un Dash 8-300 modificato con motori ibridi, che in quota è passato alla propulsione elettrica alimentata da celle a idrogeno.

La stessa Airbus ha annunciato test per questo tipo di propulsori su un A380, lavorando anche a un motore elettrico in grado di funzionare con celle a idrogeno. Il colosso aerospaziale europeo ha inoltre da tempo alzato il velo sui tre futuristici velivoli della serie ZEROe, dalle linee avveniristiche.

Ottimista anche l’Hydrogen-Powered Aviation Report di Euractive, che entro il 2035 prevede voli con motori a idrogeno fino a tremila chilometri di distanza (destinati a salire a settemila intorno al 2040). Del resto il nodo non è la tecnologia, visto che di aerei a idrogeno ne sono volati parecchi, dal Tupolev Tu-155 del 1988 al Boeing Phantom Eye del 2012. Il problema è rappresentato dai costi.

 

Combustibili ecosostenibili

La sfida non è solo sui nuovi motori, ma anche sui combustibili sintetici a bassa emissione, i cosiddetti SAF (Sustainable Aviation Fuels). Nel 2021 la compagnia olandese KLM ha effettuato un volo sperimentale tra Amsterdam e Madrid con propulsori e-fuel, ma l’utilizzo su larga scala resta ancora lontano. E di recente la Gran Bretagna ha annunciato la sua ambiziosa Jet Zero Strategy, con l’obiettivo di arrivare almeno a un 10% di combustibili sostenibili entro il 2030, grazie alla costruzione di almeno cinque stabilimenti di produzione di carburanti a bassa emissione entro il 2025.

Il problema resta il prezzo: i carburanti sintetici sono molto costosi da produrre, anche perché richiedono grandi quantitativi di energia verde (e di conseguenza enormi investimenti in rinnovabili). E poi l’idrogeno liquido, più facile da stoccare a bordo rispetto a quello gassoso, deve restare a -253 gradi, con serbatoi grandi il quadruplo di quelli normali. Il che si traduce in una riduzione dei posti a sedere (e di conseguenza in prezzi dei biglietti più alti).

Anche la tecnologia Fuel Cell sulla quale stanno lavorando sia Airbus che Easyjet e RollsRoyce (ovvero motori elettrici alimentati da celle a idrogeno) non è facile da implementare nel settore dei trasporti aerei. Il breve volo sperimentale da 15 minuti del piccolo Dash 8-300 è stato reso possibile proprio da questa tecnologia, ma ci vorranno anni prima di avere il via libera per un volo con passeggeri a bordo.

Decisamente più concreti, invece, sono i nuovi motori tradizionali a basso impatto montati su migliaia di Airbus A320neo e di Boeing 737MAX, che producono il 15-20% di emissioni in meno rispetto ai predecessori.

 

I nuovi aeroporti

Sensori per le aree dei controlli di sicurezza, riconoscimento biometrico o dell’iride, gestione automatizzata dei bagagli, sistemi di intelligenza artificiale: si stima che entro il 2040 gli aeroporti mondiali dovranno investire complessivamente 2,6 trilioni di dollari per modernizzare infrastrutture e logistica, in modo da razionalizzare le operazioni abbattendo ulteriormente i tempi di attesa. La parte del leone spetterà a servizi self service, veicoli a guida autonoma, logistica just-in-time.

Anche qui le sperimentazioni non mancano. I tre aeroporti dell’area di New York (Jfk, LaGuardia e Newark) stanno già utilizzando sistemi avanzati biometrici per la gestione dei passeggeri. Mentre al Terminal 5 di Heatrow, a Londra, British Airways utilizza i piccoli robot della società BotsAndUs per interagire con i clienti: le macchine possono rispondere a migliaia di domande in decine di lingue diverse, fornendo ogni tipo di informazioni.

Sul fronte della gestione del traffico aereo, invece, Delta Airlines è stata una delle prime a introdurre sistemi di intelligenza artificiale in grado di monitorare e analizzare in tempo reale milioni di dati, dalla posizione degli aerei alla logistica dei singoli scali.

Ti potrebbe interessare

Tecnologia

Cosa cambierà sul lavoro nei prossimi cinque anni

Tecnologia

Cinque cose da sapere sulla globalizzazione

Tecnologia

Il futuro dell'AI (Video)

    Disclaimer

    Prima dell’investimento in qualsiasi fondo gestito o promosso da AXA Investment Managers o dalle società ad essa affiliate, si prega di consultare il Prospetto e il Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KID). Tali documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere consultati - per i fondi commercializzati in Italia - in qualsiasi momento, gratuitamente, sul sito internet www.axa-im.it e possono essere ottenuti gratuitamente, su richiesta, presso la sede di AXA Investment Managers. Il Prospetto è disponibile in lingua italiana e in lingua inglese. Il KID è disponibile nella lingua ufficiale locale del paese di distribuzione. Maggiori informazioni sulla politica dei reclami di AXA IM sono al seguente link: https://www.axa-im.it/avvertenze-legali/gestione-reclami. La sintesi dei diritti dell'investitore in inglese è disponibile sul sito web di AXA IM https://www.axa-im.com/important-information/summary-investor-rights.

    I contenuti pubblicati nel presente sito internet hanno finalità informativa e non vanno intesi come ricerca in materia di investimenti o analisi su strumenti finanziari ai sensi della Direttiva MiFID II (2014/65/UE), raccomandazione, offerta o sollecitazione all’acquisto, alla sottoscrizione o alla vendita di strumenti finanziari o alla partecipazione a strategie commerciali da parte di AXA Investment Managers o di società ad essa affiliate, né la raccomandazione di una specifica strategia d'investimento o una raccomandazione personalizzata all'acquisto o alla vendita di titoli. L’investimento in qualsiasi fondo gestito o promosso da AXA Investment Managers o dalle società ad essa affiliate è accettato soltanto se proveniente da investitori che siano in possesso dei requisiti richiesti ai sensi del prospetto informativo in vigore e della relativa documentazione di offerta.

    Il presente sito contiene informazioni parziali e le stime, le previsioni e i pareri qui espressi possono essere interpretati soggettivamente. Le informazioni fornite all’interno del presente sito non tengono conto degli obiettivi d’investimento individuali, della situazione finanziaria o di particolari bisogni del singolo utente. Qualsiasi opinione espressa nel presente sito internet non è una dichiarazione di fatto e non costituisce una consulenza di investimento. Le previsioni, le proiezioni o gli obiettivi sono solo indicativi e non sono garantiti in alcun modo. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono variare, sia in aumento che in diminuzione, e gli investitori potrebbero non recuperare l’importo originariamente investito.

    Ancorché AXA Investment Managers impieghi ogni ragionevole sforzo per far sì che le informazioni contenute nel presente sito internet siano aggiornate ed accurate alla data di pubblicazione, non viene rilasciata alcuna garanzia in ordine all’accuratezza, affidabilità o completezza delle informazioni ivi fornite. AXA Investment Managers declina espressamente ogni responsabilità in ordine ad eventuali perdite derivanti, direttamente od indirettamente, dall’utilizzo, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, delle informazioni e dei dati presenti sul sito.

    AXA Investment Managers non è responsabile dell’accuratezza dei contenuti di altri siti internet eventualmente collegati a questo sito. L’esistenza di un collegamento ad un altro sito non implica approvazione da parte di AXA Investment Managers delle informazioni ivi fornite. Il contenuto del presente sito, ivi inclusi i dati, le informazioni, i grafici, i documenti, le immagini, i loghi e il nome del dominio, è di proprietà esclusiva di AXA Investment Managers e, salvo diversa specificazione, è coperto da copyright e protetto da ogni altra regolamentazione inerente alla proprietà intellettuale. In nessun caso è consentita la copia, riproduzione o diffusione delle informazioni contenute nel presente sito.  

    AXA Investment Managers può decidere di porre fine alle disposizioni adottate per la commercializzazione dei suoi organismi di investimento collettivo in conformità a quanto previsto dall'articolo 93 bis della direttiva 2009/65/CE.

    AXA Investment Managers si riserva il diritto di aggiornare o rivedere il contenuto del presente sito internet senza preavviso.

    A cura di AXA IM Paris – Sede Secondaria Italiana, Corso di Porta Romana, 68 - 20122 - Milano, sito internet www.axa-im.it.

    © 2024 AXA Investment Managers. Tutti i diritti riservati.