Tutto sugli investimenti tematici: guida completa in 12 domande e risposte

  • 18 Gennaio 2023 (5 min di lettura)

Cosa sono, come funzionano, quali i benefici e i rischi, come sceglierli in base ai megatrend futuri che rivoluzioneranno economia e società globali: gli investimenti tematici spiegati in 12 pillole di educazione finanziaria.

1. Cosa sono i fondi tematici?

Sono strumenti che selezionano titoli in base a temi di investimento di lungo periodo. Il loro approccio distintivo si focalizza su alcuni megatrend strutturali, in particolare legati all’innovazione tecnologica e ai mutamenti sociodemografici.

2. Che cosa si intende per megatrend?

I megatrend sono le forze strutturali in grado di modificare l’economia e la società globali nel lungo periodo. Il termine nasce da un bestseller del 1982 di John Naisbitt (“Megatrends: Ten New Directions Transforming Our Lives”), che aveva previsto le profonde mutazioni del mondo del lavoro americano negli anni Ottanta-Novanta, da economia industriale a società dell’informazione.

3. Quali sono i principali megatrend del futuro?

Per AXA IM i settori più importanti sono cinque: invecchiamento della popolazione e stili di vita della “silver economy”; nuovi consumi trainati da piattaforme e canali digitali; automazione e robotica; economia sostenibile e transizione a modelli di consumo a zero emissioni; società in transizione, con l’avvento di una nuova classe media di consumatori in Asia e nei Paesi emergenti.

4. Quali sono i megatrend sui quali si investe di più?

Secondo i dati di Morningstar, il megatrend più gettonato è quello della transizione energetica (con investimenti complessivi globali pari a 74 miliardi di dollari), seguito da vari altri temi tecnologici (66 miliardi) e dalla Digital economy (54 miliardi).

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Fonte: Morningstar, dati al 31 marzo 2021.

 

5. Qual è la differenza tra un investimento settoriale e uno tematico?

Il primo è rivolto verso uno specifico settore, per esempio energia oppure assicurazioni, mentre quello tematico abbraccia megatrend che spesso sono trasversali ad aziende di diversi settori. In alcuni casi, per esempio nella tecnologia, si tratta di un confine sottile, anche se per essere tematica una strategia di investimento deve essere focalizzata su una tendenza specifica (per esempio l’intelligenza artificiale e i big data, oppure l’automazione industriale e la robotizzazione).

6. Un fondo tematico può essere allo stesso tempo anche Esg?

Certo: un investimento tematico può essere perfettamente in linea con i criteri Esg (Environmental, Social and Governance), in particolare se ispirato alla transizione verso le energie rinnovabili o all’economia circolare.

7. Come scegliere un fondo tematico?

Il risparmiatore deve selezionare una tendenza di lungo periodo in grado di cambiare volto all’economia e alla società: quindi un megatrend a suo avviso solido e profittevole. Poi deve scegliere un fondo diversificato e ben posizionato per cavalcare il megatrend, aspettando il momento migliore per entrare sul mercato. Tutti passi impegnativi per un piccolo risparmiatore, che se necessario può ricorrere alla consulenza di un professionista.

8. Quali sono i benefici dell’investimento in fondi tematici?

Secondo alcuni esperti le strategie tematiche sono il futuro della gestione finanziaria: rappresentano l’evoluzione del tradizionale investimento settoriale o geografico in un mondo diventato sempre più complesso, dominato da una profonda interconnessione economica e sociale. L’obiettivo delle strategie tematiche è produrre nel lungo periodo risultati superiori a quelli degli approcci di investimento più classici.

9. Quali invece i rischi dei fondi tematici?

Spesso un fondo tematico è più volatile rispetto a un tradizionale indice di Borsa, perché tende ad avere una maggior concentrazione (quindi a selezionare nel proprio paniere un numero minore di titoli). Un altro rischio è investire in quella che poi potrebbe rivelarsi una moda passeggera piuttosto che un solido megatrend di trasformazione economica e sociale. Non va infine dimenticato il fattore costi, che può “mangiarsi” parte delle performance: in generale i fondi tematici hanno infatti commissioni più alte rispetto alle strategie tradizionali.

10. A quale tipo di risparmiatore sono consigliati i fondi tematici?

I fondi tematici sono ideali per un investitore di lungo periodo (almeno 5-10 anni) e con una buona propensione al rischio, che quindi non si preoccupi della volatilità, cioè delle oscillazioni temporanee del suo capitale. Ovviamente le strategie tematiche vanno inserite all’interno di un portafoglio equilibrato e diversificato, del quale non dovrebbero rappresentare l’unico “ingrediente”.

11. Quanti sono i fondi tematici a livello globale e a quanto ammonta il patrimonio complessivo gestito?

Stando ai dati di Morningstar, al 31 marzo 2021 nel mondo erano attivi ben 1.159 fondi tematici. Negli ultimi tre anni, gli asset gestiti da questi fondi sono più che triplicati a 554 miliardi di dollari, pari al 2,1% del patrimonio complessivo dei comparti azionari.

12. Quanto pesa l’Europa in questo particolare settore di investimento?

Sempre secondo i dati Morningstar, l’Europa nel 2021 rappresentava il 55% del mercato globale dei fondi tematici (il quintuplo rispetto al 2001), con asset gestiti pari a 279 miliardi di dollari. Si tratta in gran parte di fondi attivi, anche se gli Etf stanno crescendo in fretta: nel 2020 hanno registrato flussi netti per 9,5 miliardi, arrivando a 27,2 miliardi di euro.

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