Credito europeo: come generare performance nonostante tassi e inflazione
Anche uno spread di credito tirato può essere interessante per il portafoglio in questo momento di inflazione e potenziale stretta monetaria. Ottenere risultati positivi è possibile grazie a una gestione attiva che consenta di ridurre la duration e di selezionare i titoli obbligazionari “vincenti”, come dimostra la sovraperformance di AXA WF Euro Credit Total Return.
Oggi gli investitori obbligazionari si trovano di fronte a tre sfide:
Uno dei maggiori timori è il rialzo dei tassi d’interesse che, combinato a spinte inflazionistiche, potrebbe avere un impatto sulle condizioni creditizie di molte aziende europee.
Il mercato del credito Investment Grade non è economico. Eppure ci sono aree in cui si può ancora trovare valore. “Se si tratta di scegliere, preferiamo essere esposti all’high yield Investment Grade che per noi è la migliore asset class e con un tasso di default molto basso”, dice Ismael Lecanu, Head of Credit Investment Grade di AXA IM.
Il fondo AXA WF Euro Credit Total Return gestito da Lecanu ha un’esposizione all’high yield vicina al 45% del portafoglio.
La terza sfida per gli investitori obbligazionari è che oggi un rischio più elevato viene premiato con meno rendimento.
L’inflazione ci fa restare vigili
L’inflazione resta un tema caldo, soprattutto con la recente impennata dei prezzi dell’energia. Il prezzo di un barile di petrolio è raddoppiato nel corso dell’ultimo anno. Nello stesso periodo, sui mercati europei il prezzo del gas naturale è quintuplicato.
Come mostra il grafico qui sotto, tratto da un’analisi di Goldman Sachs Global Investment Research, l’inflazione (in rosso) è in cima alle preoccupazioni delle società investment grade. Nel primo e nel secondo trimestre di quest’anno, subito dopo l’inflazione è la scarsità di beni (in verde) a destare preoccupazione. Si tratta infatti delle parole che compaiono maggiormente nelle comunicazioni di queste società.
Fonte: Company filings, Goldman Sachs Global Investment Research 2021
“In questa fase il rialzo dei prezzi non è negativo per il credito, tuttavia dobbiamo essere vigili perché l’effetto collo di bottiglia post-pandemia è una situazione unica”, nota Lecanu.
“La migliore protezione dall’inflazione è essere meno esposti ai movimenti dei tassi d’interesse”, aggiunge. Per questo è quanto mai importante una gestione attiva della duration.
Secondo il gestore bisogna comprare “i vincitori” o quei player che avranno “un impatto positivo dall’inflazione o dalla reflazione o dalla normalizzazione dei tassi”. Per esempio, l’intero settore finanziario, banche e assicurazioni.
“Abbiamo una view fortemente positiva sui finanziari perché il settore è uscito rafforzato dalla pandemia per molte ragioni”, nota Lecanu, aggiungendo che “non sono più settori a buon mercato, ma crediamo che beneficeranno del reflation trade”.
Vendere i nominal yields è, per Lecanu, la strategia migliore per proteggere i portafogli da brutte sorprese sull’inflazione.
Come abbiamo posizionato il portafoglio: bucket allocation
La volatilità è molto bassa e dal punto di vista dell’allocazione obbligazionaria il portafoglio è abbastanza stabile, spiega il gestore, aggiungendo che è sulla parte liquida del portafoglio, liquidità e CDS, che la gestione è stata più attiva. “Voglio essere in grado di agire se, per qualsiasi ragione, devo proteggere il portafoglio”, sottolinea Lecanu. In particolare, “il credito ci sembra attraente rispetto ai titoli governativi e ci aspettiamo un livello di default molto basso per l’high yield”.
Fonte: AXA IM, Synview al 30/09/2021. Solo a scopo illustrativo. Queste allocazioni potrebbero essere modificate in qualsiasi momento a discrezione del team di gestione del portafoglio. Dati basati su AXA WF Euro Credit Total Return _ Classe d’Azioni I EUR.
“Gli spread del credito non sono economici, ma lo stesso vale per le altre asset class e il sostegno delle banche centrali ci dà molta fiducia”, commenta.
Outperformance del nostro fondo rispetto alla categoria Morningstar
Il fondo AXA WF Euro Credit Total Return ha sovraperformato, dal lancio nel 2015 ad oggi, la sua categoria Morningstar EAA Fund EUR flexible Bond:
Fonte: AXA IM, performance netta per la Classe d’Azioni I EUR al 30/09/2021, Morningstar. Lancio del Fondo: febbraio 2015. Riferimenti a ranking e premi non sono un indicatore di futuri ranking o premi. Le performance passate non sono un indicatore attendibile di future performance.
AXA WF Euro Credit Total Return: caratteristiche del portafoglio
Ecco in sintesi le caratteristiche del nostro fondo AXA WF Euro Credit Total Return:
- Accesso all’intero universo del credito in euro
- Gestione flessibile del rischio di duration (da -2 a 6 anni)
- Portafoglio di qualità Investment Grade (BBB)
Il fondo AXA WF Euro Credit Total Return, svincolato da benchmark*, ci permette di navigare il mercato dei corporate europei, investment grade, high yield e subordinati con una gestione flessibile della duration.
Il fondo rappresenta una sintesi delle migliori strategie corporate europee di AXA IM. Ha un rating di 5 stelle Morningstar e si trova nel primo decile del suo “peer group” Morninstar su 3 e 5 anni.**
*Il fondo è svincolato da benchmark.
**Morningstar al 30/09/2021 - universo EUR flexible bond. I riferimenti a ranking e premi non sono un indicatore di futuri ranking o premi. Le informazioni in questo documento potrebbero essere soggette ad aggiornamenti e potrebbero differire da precedenti o future versioni del documento
Prevediamo crescita europea spinta dagli investimenti post-pandemia
I fondi europei per la ripresa del programma Next Generation EU (un pacchetto da 750 miliardi di euro per sostenere i paesi maggiormente impattati dal Covid-19) daranno una spinta alla crescita dell’eurozona, in particolare dei paesi periferici.
Prevedendo una “forte ripresa”, Lecanu è overweight sui titoli dei paesi periferici, principalmente quelli bancari.
L’Italia dovrebbe essere tra i paesi con il maggior potenziale di crescita nei prossimi anni. Tuttavia, questa crescita dipenderà dall’implementazione delle riforme e l’instabilità politica potrebbe essere un ostacolo.
“Per ora l’Italia è il solo paese che si è davvero impegnato a usare i prestiti dell’Unione Europea”, spiega il gestore. “Il denaro sarà sicuramente speso, la domanda è se sarà usato nel breve o nel lungo termine”.
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