Azionario: forti ribassi su tutte le piazze europee, si teme rallentamento crescita
L’inflazione al rialzo ha avuto un forte impatto sui mercati azionari che a giugno hanno registrato un calo marcato su tutte le principali piazze finanziarie europee. Gli investitori temono un più forte rallentamento della crescita a livello globale nei prossimi sei mesi.
A giugno l’inflazione ha continuato a sorprendere al rialzo sia in Europa che negli Stati Uniti. Hanno cominciato ad apparire i primi impatti sulla domanda dei consumatori, facendo temere un rallentamento più marcato della crescita globale nel secondo semestre. Le banche centrali hanno reiterato la loro volontà di contrastare l’inflazione attraverso significativi rialzi dei tassi d’interesse, come quello di 75 punti base da parte della Federal Reserve nel corso del mese, accrescendo il rischio di un rallentamento più importante.
Se sui mercati obbligazionari l'iniziale violento rialzo dei tassi in reazione ai dati inflazionistici è stato infine cancellato di fronte ai timori di una possibile recessione, sui mercati azionari invece il trend è stato molto più chiaro con un marcato calo in tutte le piazze finanziarie occidentali prima a causa di una compressione delle valutazioni e poi dell'anticipazione di un futuro calo dei risultati societari.
AXA WF Framlington Italy fa leggermente meglio del mercato
Nel corso del mese il Ftse Italia All Share NT ha perso il 12,74%, penalizzato dalla tensione osservata sul btp dopo che la Banca centrale europea ha tardato ad affermare la sua volontà di lottare contro una possibile frammentazione dell’eurozona.
Come sempre in una fase di crescente avversione al rischio, nessun settore ha resistito. I settori del consumo durevole e della sanità hanno solo beneficiato della loro natura difensiva, con un calo meno marcato. Al contrario, i settori più ciclici come gli industriali, le materie prime e l’energia hanno sofferto di più, penalizzati dalle prospettive di un rallentamento dell'attività in Europa e negli Stati Uniti.
In questo contesto, il nostro fondo AXA WF Framlington Italy è riuscito a contenere leggermente le perdite grazie in parte all’assenza di esposizione a Eni, che ha lasciato sul terreno oltre il 20%, ma anche grazie alla selezione di titoli quali Diasorin, Almawave, Labomar, Intercos, OpenjobMetis, Avio, GVS, Terna, che con ribassi di meno del 4% hanno dato prova di una certa resilienza.
Il fondo ha perso il 12,24% sulla Classe d’Azioni A EUR.1
Calo dei livelli delle valutazioni dei titoli più esposti alla crescita
Dal grafico qui sotto possiamo vedere che i mercati, con i recenti ribassi, sono ormai tornati su valutazioni che non sono più a premio sulla media storica. Le valutazioni dei titoli più esposti alla crescita (growth) sono calate, mentre quelli più economici sono rimasti generalmente allineati alla media storica. Si è verificata una correzione sui titoli più esposti al rialzo dei tassi.
Fonte: AXA IM Research, Data stream e Bloomberg, 30 giugno 2022.
I titoli più cari hanno già effettuato una normalizzazione.
Fonte: AXA IM Research, Data stream, MSCI e Bloomberg, 30 giugno 2022.
Per non essere solo esposti alle società di qualità (più esposte al tema della crescita), abbiamo ribilanciato il nostro portafoglio, aggiungendo anche titoli più “cheap” che potevano beneficiare di una correzione del mercato. Per esempio le banche, che fino a febbraio hanno giocato la loro parte, poi hanno perso un po’ di performance a causa dei timori per il rallentamento della crescita mondiale.
La correzione è stata effettuata sulla parte più cara degli indici dei mercati e questo vale sia per l’Europa che per l’Italia.
Rallentamento crescita resta maggiore preoccupazione
Nelle prossime settimane gli investitori dovrebbero rimanere concentrati sull'evoluzione del conflitto russo-ucraino e sull’inasprimento delle politiche monetarie da parte delle banche centrali al fine di combattere livelli record di inflazione, visti i rischi che ciò comporta per la crescita economica mondiale. Questi elementi avranno un impatto significativo sull'andamento dei mercati azionari e sugli stili (value/growth).
La volatilità dovrebbe rimanere elevata in questo periodo di tensione e scarsa visibilità. Riteniamo più che mai importante mantenere una buona diversificazione del portafoglio per poter affrontare tutti gli scenari. Rimaniamo fedeli alla nostra strategia di investimento concentrandoci su società che combinano la capacità di adeguare i prezzi, visibilità e/o prospettive di crescita attraverso l'esposizione a temi di lungo periodo, nonché una solida struttura finanziaria.
Sul medio periodo riteniamo che la strategia migliore sia quella di avere un piano di accumulo, specie se si vuole investire in un prodotto come il PIR che ha un orizzonte di cinque anni.
- QVhBIElNLCBhbCAzMCBnaXVnbm8gMjAyMi4gTGEgcGVyZm9ybWFuY2UgcGFzc2F0YSBub24gw6ggaW5kaWNhdGl2YSBkZWkgcmlzdWx0YXRpIGZ1dHVyaS4=
Visita il nostro Fund Center
Per ulteriori informazioni sul prodotto (performance, documenti correlati, ecc.), visita il nostro Fund Center.
Scopri di piùDisclaimer