Azionario: occhi puntati sulle trimestrali
Prima dello shock della guerra, il contesto macroeconomico si stava rafforzando. La guerra in Ucraina ha portato una riduzione delle stime di crescita del Pil globale e un marcato aumento delle aspettative d’inflazione. Ma il mercato azionario si è ripreso e il calo dei tassi reali ha di fatto reso l’equity l’asset class più interessante.
Dopo un forte calo iniziale, a marzo i mercati azionari si sono ripresi per poi chiudere vicino alla parità. I timori per la crescita dell’economia globale, legati alle ripercussioni della guerra in Ucraina, e il deterioramento della situazione sanitaria in Cina, con l'annuncio di nuovi lockdown, non hanno in definitiva pesato su dati di inflazione superiori alle aspettative. La forte tensione osservata sui tassi a 10 anni non ha impedito un calo dei tassi reali, rendendo di fatto l’equity l'asset class più interessante per default.
Bene i consumi industriali e non ciclici per il mercato italiano
Il mercato italiano si conferma ancora una volta un amplificatore dell'eurozona. Eni è l’unica azienda del settore energetico a registrare una performance negativa e, per una volta, le performance settoriali del mercato italiano non rispecchiano la dinamica europea, con i consumi industriali e non ciclici che registrano alcune tra le migliori performance grazie ai rimbalzi di Ferrari e Campari.
In generale, nelle principali piazze europee le migliori performance sono state quelle dei settori che sembrano essere più immuni a un rallentamento della crescita, come la sanità, la tecnologia o le telecomunicazioni, e quelli che beneficiano dell’attuale rialzo dei prezzi, vale a dire il settore dell’energia e delle materie prime. Al contrario, i settori del consumo ciclico e non ciclico sono stati penalizzati dalla prospettiva di una probabile riduzione dei volumi. Nel mercato italiano, invece, questi settori hanno messo a segno progressi.
Performance di AXA WF Framlington Italy
In questo contesto, a marzo il nostro fondo AXA WF Framlington Italy ha perso l’1,97% sulla Classe d’Azioni A EUR, senza distinguersi dal mercato più ampio. Il Ftse Italia All Share NT, infatti, nello stesso periodo ha perso l’1,52%*.
Il buon andamento di titoli come CNH, ERG, Prysmian, Terna, Raiway, Stm, Inwit o addirittura Medica non è riuscito a compensare la mancanza di esposizione verso Generali in particolare, che ha guadagnato oltre il 17% con l'approssimarsi dell’assemblea generale che dovrebbe vedere Mediobanca e Caltagirone contendersi la nomina del management team. La decorrelazione della performance tra Mediobanca, il maggiore azionista della compagnia d’assicurazioni triestina, e Generali, suggerisce che questa sovraperformance non è sostenibile nel tempo.
*AXA IM al 31 marzo 2022. La performance passata non è indicativa dei risultati futuri.
Trimestrali in cima alle agende
Al di là dell'evoluzione della guerra in Ucraina e delle dichiarazioni dei banchieri centrali, le pubblicazioni trimestrali dovrebbero rappresentare un focus importante nelle prossime settimane. In particolare, offriranno agli investitori l'opportunità di valutare la capacità delle aziende di far fronte a questo contesto inflazionistico sia in termini di margini che di crescita. Si tratta quindi di un termometro importante per misurare la situazione.
Le brutali rotazioni growth - value potrebbero continuare fino a quando le prospettive di crescita e le aspettative d’inflazione non si stabilizzeranno. Riteniamo quindi più che mai importante mantenere un portafoglio equilibrato. Continuiamo ad essere selettivi nella scelta dei titoli e, pur continuando a privilegiare le società che offrono un reale potenziale di crescita del fatturato e/o dei margini, siamo anche alla ricerca di società che abbiano avviato un processo di trasformazione credibile del loro modello economico offrendo la prospettiva di un aumento della redditività e un potenziale di rivalutazione.
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