L’high yield resta interessante, altro che recessione e default
Nel 2023 molti investitori si aspettavano che l’aggressiva stretta monetaria della Federal Reserve (Fed) aprisse la strada a una potenziale recessione e a un aumento dei default nel mercato high yield (HY). Il consenso generale era che il segmento investment grade (IG) avrebbe sovraperformato l’HY e, all’interno del segmento HY, che i titoli BB di qualità più elevata avrebbero sovraperformato quelli CCC di qualità inferiore.
Queste previsioni si sono rivelate errate. Nonostante la perdurante volatilità dei Treasury USA, il mercato HY ha beneficiato della resilienza dell’economia statunitense e di un contesto caratterizzato da fondamentali solidi. In questo scenario, le società HY statunitensi hanno registrato performance migliori del previsto, malgrado tendenze divergenti a livello di settori ed emittenti.
Anche i fattori tecnici sono rimasti molto favorevoli e, negli ultimi due anni, il mercato ha visto un’ondata di stelle nascenti (“rising star”) verso il segmento IG, risultate ben più numerose dei “fallen angels”. Parallelamente, le nuove emissioni sul mercato primario sono diminuite, creando un’elevata domanda di nuove operazioni quando alla fine queste arrivano sul mercato.
Nel mercato high yield, il credito con rating inferiore ha sovraperformato quello di qualità superiore nel 2023 e nel 2024 da inizio anno1 , mentre le classi di attivi con duration più breve continuano a sovraperformare quelli con duration più lunga a causa dell’inversione della curva dei rendimenti e della perdurante volatilità dei tassi.
In questo arco di tempo, il mercato HY statunitense ha sovraperformato il segmento IG, i titoli di Stato e la liquidità.
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C’è ancora un margine di rialzo?
Se confrontiamo la performance e lo yield tra le asset class vediamo che dopo il rally del 2023 il sentiment resta forte:
Le performance pregresse non costituiscono un indicatore dei risultati futuri.
Fonte: ICE BofA, S&P Dow Jones Indices, FTSE Russell. La performance dell’indice non è illustrativa della performance della strategia. A solo scopo informativo.
Guardando ai cicli precedenti si nota che il mercato HY ha tendenza a rimbalzare con forza dopo un sell-off. Questo perché, con la ripresa dei prezzi delle obbligazioni e il reset delle cedole su livelli più elevati, il reddito ottenuto dagli obbligazionisti aumenta. Questo si riflette sul rendimento complessivo, che nel mercato high yield statunitense è passato da circa il 4% nel 2021 al 9% all’inizio del 2023 e ora si aggira intorno all’8%1 .
L’ultimo sell-off, tuttavia, è stato insolito rispetto ai precedenti. Il sell-off del 2022 e l’aumento dei rendimenti sono stati trainati principalmente dagli aumenti dei tassi d’interesse, non dall’ampliamento degli spread di credito. Questo significa che al momento i prezzi delle obbligazioni sono ancora scontati a causa dell’incertezza sulle prospettive dei tassi d’interesse. Le cose, però, potrebbero ben presto cambiare. Prevediamo infatti che la Fed inizi ad allentare moderatamente la politica monetaria nella seconda metà del 2024.
Ciò significa che il mercato high yield ha ancora un significativo potenziale di rialzo, realizzabile con una combinazione di reddito più elevato e costante ripresa dei prezzi delle obbligazioni. È bene ricordare che nel segmento high yield i rally possono avvenire molto rapidamente: nel quarto trimestre del 2023, il mercato high yield statunitense ha generato un rendimento totale del 7% poiché il mercato scontava dei tagli dei tassi, con il prezzo medio del dollaro del mercato high yield passato da 88 dollari a settembre a 93 dollari a fine anno, livello a cui si trova attualmente1 . Il timing di questi movimenti di mercato può essere difficile da cogliere, pertanto riteniamo importante essere investiti per assicurarsi di partecipare ai rally, beneficiando al contempo del carry più elevato ora offerto.
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Dispersione in aumento
Prevediamo che gli spread high yield continueranno a essere sostenuti da fondamentali societari generalmente solidi. Prevediamo inoltre che un eventuale ampliamento degli spread sarà accolto dagli acquirenti, fornendo ulteriore supporto tecnico.
Detto questo, la dispersione è in aumento poiché le società high yield si adattano a un contesto di tassi più elevati. Ciò si riflette nell’esiguità della quota dell’indice US High Yield scambiata su un livello di YTW medio. Al 12 giugno 2024, circa il 70% dell’indice aveva un YTW compreso tra lo 0 e il 7,5% e circa il 20% aveva un YTW superiore all’8,5%, lasciando solo circa il 10% del mercato complessivo con un YTW compreso tra il 7,5% e l’8,5%, il range YTW medio dell’indice per l’anno precedente all’incirca.2
Riteniamo che una gestione attiva e un’analisi fondamentale prudente siano essenziali per individuare società ben posizionate per pagare cedole in modo tempestivo e rimborsare o rifinanziare il capitale.
Nel lungo termine, l’asset class dell’high yield ha dimostrato di saper sovraperformare altri segmenti del mercato obbligazionario. Ciò è dovuto principalmente alla componente di carry interessante che si accumula nel tempo.
Le performance pregresse non costituiscono un indicatore dei risultati futuri.
Rendimenti dell’indice del debito USA
30 settembre 2001 – 31 maggio 20243
Fonte: AXA Investment Managers. Indice: ICE BofA US High Yield. A fini esclusivamente illustrativi. Non è possibile investire direttamente in un indice non gestito. La performance dell’indice non è indicativa della performance della strategia.
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Rendimenti simili a quelli azionari, ma con meno volatilità
Il segmento high yield ha anche il potenziale per competere con le azioni a livello di rendimento, ma con minore volatilità.
Dalla crisi finanziaria di 15 anni fa, la classe di attivi high yield è maturata in modo significativo in termini di qualità e diversità delle società che compongono il mercato. Molte di queste sono nomi familiari e leader globali nelle loro linee di business, decisamente a loro agio nell’utilizzare il mercato high yield per accedere al capitale.
Investire in US HY con AXA IM
Per investitori che cercano rendimento investendo nel mercato US High Yield, abbiamo selezionato due proposte:
AXA IM FIIS US Short Duration High Yield
Adatto per chi volesse approfittare delle basse valutazioni attuali senza incrementare il profilo di rischio (o addirittura ridurlo in certi casi). Questa strategia offre l’opportunità d’investire nel mercato US HY, ma con una minore volatilità.
Il grafico mostra la performance storica di AXA IM FIIS US Short Duration High Yield vs i mercati Treasury e Leverage Loan.
Le performance pregresse non costituiscono un indicatore dei risultati futuri.
Fonte: AXA IM, ICE BofA, Credit Suisse, al 31-05-2024. Gli indici ICE BofA e Credit Suisse sono mostrati a solo scopo illustrativo. *Data del lancio del Composito US Short Duration High Yield: 30-09-2001.
La performance indicata al netto delle commissioni è calcolata a seguito della deduzione di tutte le commissioni di gestione. I rendimenti possono aumentare o diminuire in ragione di fluttuazioni valutarie. Non è possibile garantire che la strategia avrà successo o raggiungerà gli obiettivi prefissati. A fini esclusivamente illustrativi.
Caratteristiche:
- Non è gestita rispetto a un indice
- Attraverso una gestione attiva cerca di catturare rendimento riducendo il rischio
- Il processo d’investimento è facile da comprendere (nessun uso di derivati o prestiti bancari)
- I titoli a breve duration rappresentano la parte più liquida del mercato high yield
L’universo US HY vale circa $1,6 trilioni. Le obbligazioni Short Duration rappresentano approssimativamente un terzo dell’intero universo US HY.4
AXA WF US Dynamic High Yield Bonds
Adatto per chi volesse assumere un livello di rischio comparabile a quello del mercato ma con un portafoglio concentrato e potenzialmente in grado di generare rendimenti simili a quelli dell’azionario.
Caratteristiche:
- Il focus principale è sulla qualità del credito delle obbligazioni a più alto potenziale di total return
- In grado di esprimere pienamente le nostre alte convinzioni sul credito
- Tolleranza al rischio più elevata rispetto alla tradizionale strategia “core high yield”
- Maggiore concentrazione di titoli ad alta convinzione
Le performance pregresse non costituiscono un indicatore dei risultati futuri.
Fonte: AXA IM, 31 maggio 2024. Il benchmark della strategia è l’indice ICE BofA US High Yield. *Data di lancio del composito: 28 febbraio 2014. La performance indicata al netto delle commissioni è calcolata a seguito della deduzione di tutte le commissioni di gestione. I rendimenti possono aumentare o diminuire in ragione di fluttuazioni valutarie. Non è possibile garantire che la strategia avrà successo o raggiungerà gli obiettivi prefissati. A fini esclusivamente illustrativi.
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Principali rischi delle strategie AXA WF US Dynamic High Yield Bonds e AXA IM FIIS US Short Duration High Yield
- RISCHIO DI CREDITO - L’inadempienza di un emittente di obbligazioni rispetto ai propri obblighi di pagamento del reddito o di rimborso del capitale potrebbe comportare una diminuzione del valore del portafoglio. Il valore di un'obbligazione (e di conseguenza del portafoglio) è influenzato anche dalle variazioni dei declassamenti del rating e/o dalla percezione del mercato rispetto al rischio di insolvenza futura. Gli emittenti investment grade sono considerati meno suscettibili di insolvenza rispetto agli emittenti di obbligazioni high yield. I titoli ad alto rendimento con rating inferiore comportano un rischio maggiore rispetto ai titoli con rating più elevato. I portafogli che vi investono possono essere soggetti a livelli maggiori di rischio di credito e di liquidità rispetto ai portafogli che non investono in questi titoli.
- RISCHIO DI PERDITA DEL CAPITALE – Gli investimenti nelle nostre strategie high yield non sono garantiti e i rendimenti possono essere negativi. La performance di un portafoglio potrebbe non essere coerente con gli obiettivi degli investitori e il capitale investito potrebbe non essere interamente restituito.
- RISCHIO DI TASSO D'INTERESSE - Le fluttuazioni dei tassi d'interesse modificheranno il valore delle obbligazioni, incidendo sul valore del portafoglio d'investimento. Spesso, quando i tassi d'interesse salgono, il valore delle obbligazioni diminuisce e viceversa. La valutazione delle obbligazioni cambierà anche in base alle percezioni del mercato circa i futuri movimenti dei tassi d'interesse.
- RISCHIO DI LIQUIDITÀ - Alcuni investimenti possono essere negoziati con scarsa frequenza e in volumi ridotti e il rischio di un basso livello di liquidità in determinate condizioni di mercato potrebbe comportare difficoltà nella valutazione, nell'acquisto o nella vendita di obbligazioni.
- RISCHIO DELLE OBBLIGAZIONI HIGH YIELD - Il portafoglio sarà esposto al rischio legato agli investimenti in strumenti finanziari high yield. Questi strumenti presentano rischi di insolvenza maggiori rispetto a quelli della categoria investment grade. In caso di insolvenza, il valore di questi strumenti potrebbe diminuire significativamente, incidendo sul valore del portafoglio. I titoli con rating inferiore tendono generalmente a riflettere gli sviluppi societari e di mercato a breve termine in misura maggiore rispetto ai titoli con rating più elevato, che rispondono principalmente alle fluttuazioni del livello generale dei tassi di interesse.
- RISCHIO DI REINVESTIMENTO - Il rischio di reinvestimento descrive il rischio che, a seguito di variazioni dei tassi di interesse o del contesto di mercato, le cedole future e il capitale di un'obbligazione debbano essere reinvestiti in un contesto di tassi meno favorevoli. È più probabile che ciò avvenga in periodi di calo dei tassi di interesse, quando gli emittenti possono emettere obbligazioni con livelli di cedola più bassi. Il rischio di reinvestimento può essere maggiore con le obbligazioni callable.
- Gli investitori che investono in valute diverse da USD in veicoli offshore oggetto di consulenza o sub-consulenza, totale o parziale, del Consulente e che impiegano la strategia d'investimento qui descritta possono essere soggetti al rischio di cambio.
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