Perché paga ancora avere HY in portafoglio
Nel 2023 i rendimenti del credito High Yield sono stati impressionanti. Il mercato HY statunitense in particolare ha superato le aspettative e l’outlook per il 2024 continua ad essere positivo. Ma anche in uno scenario avverso, lo yield su questo mercato offrirebbe un cuscinetto difensivo. Eppure gli investitori italiani hanno ancora poca familiarità con questa sub asset class.
I mercati del credito hanno sorpreso in positivo nel 2023, mettendo a segno ottime performance. I rendimenti del credito investiment grade (IG) e del credito High Yield (HY) sono stati impressionanti. Dal punto di vista dell’asset allocation, il credito è diventato così un'asset class da avere in portafoglio, soprattutto l’HY, una delle migliori sub asset class nel 2023. Eppure, non era per niente o poco presente nei portafogli degli investitori italiani non solo l’anno scorso, ma – stando ai dati di Assogestioni – negli ultimi tre anni.
Il grafico mostra come i flussi sul segmento HY (globale, USA ed europeo) relativamente ai fondi associati sono stati prevalentemente negativi dal 2021 al 2023:
Fonte: AXA IM, Assogestioni. Dati al 30/09/2023 in EUR, fondi distribuiti in Italia per le categorie: OBBL. DOLLARO CORP. INV.GRADE, OBBL. DOLLARO HIGH YIELD, OBBL. EURO CORP. INV.GRADE, OBBL. EURO HIGH YIELD, OBBL. INT.LI CORP. INV.GRADE, OBBL. INT.LI HIGH YIELD.
Le abitudini dei risparmiatori italiani
In Italia l’HY è poco conosciuto dai risparmiatori, che tuttavia l’anno scorso hanno fatto il pieno di Btp. “Se si va a chiedere alle reti e quindi ai loro clienti perché hanno comprato Btp in maniera massiva l'anno scorso, la risposta in quasi tutti i casi è perché il rendimento era allettante e il rischio percepito basso, più basso di quello dei prodotti di risparmio gestito”, commenta Fabiano Galli, Co-Head of Key Clients di AXA IM. E aggiunge: “Però se prendiamo il livello di rendimento atteso e il livello di rischio effettivo dello strumento Btp e li confrontiamo con il livello di rischio/rendimento dell'euro corporate Investment Grade, ma anche dell’High Yield, si vede in realtà che sono totalmente comparabili: minor rischio e stesso rendimento atteso nel primo caso, maggior rischio e rendimento atteso molto maggiore nel secondo”.
I motivi per puntare sull’high yield quest’anno
Ci sono almeno due motivi per avere l’HY in portafoglio anche quest’anno. “Innanzitutto non crediamo che il rallentamento dell’economia USA sia strutturale, ma piuttosto vediamo una flessione ciclica dovuta all’azione pregressa di politica monetaria”, spiega Alessandro Tentori, CIO Europe di AXA IM. “Quindi è lecito attendersi un aumento moderato dei tassi di default, da livelli storicamente molto contenuti”. In secondo luogo, secondo Tentori lo yield sul mercato high yield offre un cuscinetto “difensivo” che ammortizza le perdite anche in uno scenario parecchio avverso, in cui sia i tassi di riferimento come anche gli spread di credito si dovessero allargare. “È un fattore che influenza il sentiment dell’investitore, a sostegno parziale della performance anche quando i prezzi delle obbligazioni dovessero scendere”, conclude il CIO.
Timore default: riusciamo a evitarli?
Anche se quest’anno, per effetto della trasmissione della politica monetaria all’economia, ci si potrebbe attendere un moderato aumento dei tassi di default, questi restano storicamente bassi e le società ad alto rendimento hanno ancora ampio margine per far fronte alle esigenze di finanziamento a breve termine. Il grafico mostra che le nostre strategie US HY in paragone al mercato, in oltre 20 anni hanno avuto solo 5 default....
Fonte: J.P. Morgan, AXA Investment Managers, BofA Merrill Lynch al 31/12/2023.
High Yield statunitense: esistono attualmente opportunità?
Il mercato high yield statunitense ha superato le aspettative nel 2023, generando un total return del 13,5%1 e anche per quest’anno continuiamo a vedere potenziali opportunità di investimento. “Per gli investitori con una mentalità difensiva, i titoli con durata più breve hanno la capacità di fornire un flusso di reddito interessante con bassa volatilità, che può essere complementare con altre asset class, come l’investment grade”, commenta Mike Graham, Head of US High Yield di AXA IM. “Per il 2024 continuamo a vedere potenziali investimenti che potrebbero essere attraenti per gli investitori nel mercato US HY”, sottolinea il gestore.
"Se i tassi di interesse dovessero rimanere al livello in cui sono oggi o tornare più in alto, continueremmo ad aspettarci un’elevata dispersione all’interno della parte più rischiosa e con il rendimento più elevato del mercato”, spiega Graham. “Se i tassi di interesse dovessero diminuire, riteniamo che ciò sarebbe molto positivo per i nostri segmenti del mercato high yield sensibili ai tassi e di qualità superiore e potrebbe essere un fattore positivo per una minore spesa per interessi complessiva per alcuni dei crediti più rischiosi sul mercato".
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Investire nel mondo corporate USA: un’alternativa all’equity ma con meno rischio
Per chi cerca rendimenti simili a quelli dell’equity, ma con meno rischio, la strategia AXA WF US Dynamic High Yield Bonds – con la quale cerchiamo opportunità nella parte del mercato con yield più elevato – potrebbe essere la soluzione idonea. Il grafico mostra l’andamento di AXA WF US Dynamic HY Bonds vs mercato azionario:
Fonte: AXA IM, dati in USD al netto dei costi della classe A USD Acc al 31/12/2023. NAV – NAV, dividendi lordi reinvestiti. *Lanciato il 03/10/2014. Il benchmark del fondo è ICE BofA US High Yield, il confronto con l’indice Russell 2000 TR è fatto a puro scopo illustrativo. I rendimenti passati non sono garanzia di uguali rendimenti futuri.
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