La città dove ti regalano un caffè se ti sposti in bici
Lahti - sarà meglio ricordare il nome di questa città finlandese che farà da modello per il futuro degli spazi urbani. È stata infatti la prima al mondo a creare un sistema di “personal carbon trading” per premiare chi inquina meno. Ecco come è riuscita a diventare la “capitale verde europea” nel 2021 e quali sono le altre città che si sono aggiudicate il prestigioso premio della Commissione Ue.
Campionesse di sostenibilità. Laboratori di economia circolare. Ma soprattutto esempi creativi di ecoinnovazione in grado di ispirare un Vecchio continente in cui due terzi della popolazione vivono in aree urbane. Questa la carta d’identità delle Capitali Verdi europee, le tredici città che dal 2010 in poi si sono aggiudicate il prestigioso premio istituito dalla Commissione Ue. Aree urbane molto diverse tra loro: grandi capitali come Stoccolma, Copenaghen, Oslo e Lisbona, porti colossali come Amburgo, ma anche centri più piccoli e meno conosciuti come la spagnola Vitoria-Gastiez e la finlandese Lahti, Green Capital 2021, la più piccola mai premiata. Fino ad arrivare a Grenoble, fresca vincitrice dell’edizione 2022. Città diverse tra loro ma con un Dna comune di grande sensibilità per l’ambiente, di ecoinnovazione e di lotta al climate change.
Il primo passo per istituire il premio risale al 15 maggio 2006, quando l’Associazione delle città estoni assieme a 15 centri europei (Tallinn, Helsinki, Riga, Vilnius, Berlino, Varsavia, Madrid, Lubiana, Praga, Vienna, Kiel, Kotka, Dartford, Tartu e Glasgow) firmò un Memorandum per creare un riconoscimento destinato alle città all’avanguardia nella sostenibilità urbana. Due anni dopo la Commissione Ue ha lanciato ufficialmente il Green Capital Award, annunciando l’inizio delle selezioni per il 2010.
Il premio viene assegnato alle città europee di almeno 100mila abitanti non solo in grado di sfoggiare da tempo alti standard ecologici, ma che si impegnano anche a raggiungere nuovi ambiziosi obiettivi di sviluppo sostenibile, diventando un modello in grado di ispirare con le proprie best practices il resto del Vecchio continente. Più in dettaglio, la giuria internazionale incaricata della selezione esamina dodici indicatori: qualità dell’aria, inquinamento acustico, gestione dei rifiuti, trattamento delle acque, natura e biodiversità, utilizzo sostenibile del suolo, ecoinnovazione, mobilità urbana sostenibile, energie pulite, governance, mitigazione e adattamento al climate change.
Città modello in Finlandia e Francia
La finlandese Lahti per esempio, Green Capital 2021, è arrivata prima in quattro categorie (qualità dell’aria, gestione dei rifiuti, ecoinnovazione e governance) ottenendo un buon piazzamento in tutte le altre, in particolare natura e biodiversità, trattamento delle acque e inquinamento acustico. Prendiamo per esempio l’ecoinnovazione: la città finlandese è stata la prima al mondo a creare un sistema di “personal carbon trading” per premiare chi inquina meno. Si chiama CitiCAP e funziona grazie a un’app in grado di calcolare quanta CO2 produciamo con i nostri spostamenti: chi sceglie la bici o l’autobus anziché l’auto viene premiato con voucher per utilizzare gratuitamente mezzi pubblici, piscine, centri sportivi, ma i punti raccolti si possono scambiare anche per un caffè o colazione ai bar della città.
Il primato di Lahti nella gestione dei rifiuti si deve invece al Kujala Waste Treatment Centre, un sito da 70 ettari che comprende sia un termovalorizzatore in grado di scaldare oltre 11mila case sia sistemi per il riutilizzo di metalli e plastiche, assieme a un impianto per la produzione del biogas. In pratica rifiuti e calore diventano così materie prime ed energia. Ma fondamentale è anche il senso civico e l’amore per l’ambiente dei cittadini, con la quota di rifiuti riciclati che è salita dal 25% del 1999 al 99% di oggi. Sul fronte qualità dell’aria non va poi dimenticata la nuova centrale a bioenergia “Kymijärvi III”, inaugurata nel 2019, che utilizza solo materiale riciclato o legname locale: ha permesso a Lahti di abbandonare il carbone abbattendo le emissioni di CO2 di 600mila tonnellate l’anno.
Impressionante anche il percorso verde di Grenoble, Green Capital 2022 appena designata: la città alpina (arrivata prima in cinque categorie) è stata la prima in Francia ad adottare un Climate Plan, nel lontano 2005. Una pianificazione che le ha permesso di ridurre del 25% le emissioni di gas serra tra il 2005 e il 2016, con l’obiettivo di raddoppiare a quota 50% entro il 2030. Grenoble ha anche lavorato duro per ridurre l’inquinamento acustico (grazie a piste ciclabili e pedonali, sostenendo l’utilizzo delle due ruote con incentivi vari) e soprattutto per moltiplicare le sue aree verdi, con la piantumazione di alberi e l’apertura al pubblico di grandi giardini privati.
Il premio “foglia verde”
Il successo delle Capitali Verdi ha spinto la Commissione Ue a istituire un premio anche per le città più piccole, quelle da 20mila a 100mila abitanti: si chiama European Green Leaf Award ed è stato creato nel 2015 con la stessa filosofia di quello dei maggiori centri. Finora undici città si sono aggiudicate la “foglia verde”: la spagnola Mollèt del Valles e la portoghese Torres Vedras (2015), l’irlandese Galway (2017); la belga Leuven e la svedese Växjö (2018); la spagnola Cornellà de Llobregat e l’olandese Horst aan de Maas (2019), l’irlandese Limerick e la belga Mechelen (2020).
Le ultime due “Green Leaf” fresche di vittoria, quelle del 2021, sono la bulgara Gabrovo e la finlandese Lappeenranta. La prima ha alle spalle un decennio di duro lavoro sul fronte dell’efficienza energetica e del cleantech, con un’attenzione particolare al mantenimento della biodiversità dell’area e del coinvolgimento dei cittadini in iniziative di mobilità sostenibile e gestione del verde. Lappeenranta, che si trova in Carelia ad appena 30 chilometri dal confine russo, è la prima città al mondo a utilizzare esclusivamente energie rinnovabili certificate EKOenergy, oltre a ospitare un’università leader nella ricerca su cleantech, economia circolare e trattamento delle acque.
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