Azionario: la buona salute delle imprese contribuisce al rialzo
Mercato ancora in rally sulla scia delle buone notizie societarie e dell’euforia per le innovazioni tecnologiche. Gli investitori sembrano mettere in secondo piano le preoccupazioni sui tassi e sul rallentamento dell’economia dell’Eurozona. Ma lo scenario resta incerto.
I mercati azionari sembrano indifferenti al rallentamento della crescita e alle preoccupazioni delle banche centrali. I tassi non salgono e gli investitori azionari festeggiano, sulla scia dell’euforia che continua a circondare l’intelligenza artificiale (IA) e tutti i settori in grado di trarre beneficio dal suo sviluppo.
La Banca centrale europea (Bce) ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per l’Eurozona nel 2024 (+0,6% da 0,8%). Il primo taglio dei tassi non avrà luogo prima di giugno, a dispetto delle stime ottimistiche di inizio anno, quando molti scommettevano su un taglio dei tassi già a marzo. Le aspettative si sono ormai spostate sul meeting di giugno. Inoltre, continua la crescita dei salari. Ciononostante il mercato azionario europeo anche a febbraio ha chiuso ai massimi, trainato dalla pubblicazione di buoni risultati societari e dai numerosi annunci di piani di riacquisto di azioni proprie da parte delle aziende.
Euforia sul settore tecnologico
Il rialzo dei tassi a lungo termine di quasi 30 punti base, ai livelli di fine novembre, non ha diminuito la propensione al rischio degli investitori, in parte inebriati dai risultati e dalle prospettive di crescita di società come Nvidia (semiconduttori) e dagli incrementi di produttività legati allo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Non sembra infatti arrestarsi l’entusiasmo degli investitori intorno alle nuove tecnologie.
L’ondata di ottimismo sull’IA generativa che ha portato a un rapido e implacabile rialzo delle large cap tecnologiche statunitensi – dette anche le “magnifiche sette” – facendo impennare gli indici di Wall Street, si è propagata anche agli indici europei. A febbraio, l’indice DJ Eurostoxx dividendi reinvestiti ha messo a segno un rialzo del 3,27%. Le migliori performance settoriali sono state quelle dei consumi discrezionali e dell’industria, grazie in parte soprattutto ai buoni risultati societari, ma anche alla moltiplicazione dei piani di riacquisto di azioni proprie che riflettono la buona salute delle aziende.
Forti progressi anche sul settore tecnologico, che sta sfruttando in pieno le prospettive di crescita offerte dall’IA. In calo, invece, il settore immobiliare e quello delle utility, penalizzati dal rialzo dei tassi d’interesse.
Piazza Affari in rialzo su notizie societarie
Anche Piazza Affari ha festeggiato le buone notizie dalle società. Nel corso del mese il Ftse Italia All Share NT è salito del 5,41%. Come sulle maggiori piazze finanziarie europee le migliori performance settoriali sono state quelle dei titoli del consumo discrezionale e industriali, primi beneficiari delle notizie che attestano il buono stato di salute del mondo aziendale. E anche qui il settore tecnologico ha riflesso l’euforia che si respira dappertutto per le innovazioni offerte dall’IA. I settori peggiori anche a Milano sono stati quelli maggiormente esposti all’aumento dei tassi d’interesse, immobiliare e utility.
Il nostro Fondo AXA WF Italy Equity ha sottoperformato significativamente rispetto al suo indice di riferimento, archiviando il mese con un più modesto 0,75% sulla Classe d’Azioni A EUR1 . Sulla performance hanno pesato, a febbraio, le posizioni di sovrappeso nei settori delle utility, così come la mancanza di esposizione a Unicredit, Ferrari e Unipol-Sai, che sono balzate in seguito all'annuncio dell'acquisizione da parte della capogruppo Unipol.
Anche la sovraesposizione alle small e mid cap ha avuto un effetto negativo sulla performance complessiva dopo che l’indice Star ha registrato un calo vicino al 3% a febbraio.
Il focus tornerà su tassi e crescita
Il contesto resta incerto. Conclusasi la maggior parte delle pubblicazioni dei risultati annuali da parte delle aziende, l'attenzione degli investitori si concentrerà ancora una volta sulla macroeconomia e sui discorsi delle banche centrali. Da un lato, se la forza dell'economia dovesse confermarsi, sarebbe una buona notizia per i risultati aziendali ma giustificherebbe il rinvio del taglio dei tassi e quindi della pressione sui multipli di valutazione; dall'altro, un rallentamento dell'economia comporterebbe una revisione al ribasso dei risultati ma potrebbe consentire una riduzione dei tassi da parte della banca centrale e multipli di valutazione più elevati.
In un momento come questo pensiamo sia tanto più importante mantenere una buona diversificazione. Rimaniamo fedeli alla nostra strategia di investimento concentrandoci su società che uniscono capacità di aggiustamento dei prezzi, visibilità e/o prospettive di crescita attraverso l'esposizione a temi a lungo termine, nonché una solida struttura finanziaria.
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