Guerra e rischio escalation, come posizionare il portafoglio
Marzo doveva essere il mese della piena riapertura dell’economia, dopo la pandemia. Ma la guerra in Ucraina ha portato una riduzione delle stime di crescita del Pil globale e un marcato aumento delle aspettative d’inflazione. Il rischio principale è un’escalation del conflitto. Come posizionare il proprio portafoglio?
Prima dello shock della guerra, il contesto macroeconomico si stava rafforzando. La domanda di beni e servizi nelle economie sviluppate era talmente alta dopo la pandemia che non riusciva ad essere soddisfatta.
“Ci aspettavamo una piena riapertura dell’economia a marzo, poi è arrivata la guerra,” commenta Serge Pizem, Global Head of Multi-Asset Investments di AXA IM.
Ma la domanda resta forte, da inizio anno, e la disoccupazione resta molto bassa (come si vede dai grafici sotto).
Fonte: Datastream, 22/02/2022.
“Il rischio principale è una escalation della guerra”, dice Pizem. “Putin deve mostrare qualche vittoria, si tratta di capire come possa venirne fuori senza una escalation”.
Il secondo rischio, secondo il gestore, è che la banca centrale americana faccia troppi rialzi dei tassi d’interesse e che si possa innescare una recessione.
Ma in Europa il tightening della politica monetaria è appena cominciato, e per gli Stati Uniti, dove l’economia è in pieno boom, un rialzo dei tassi era necessario, argomenta Pizem.
Quanto andrà avanti e quale sarà l’impatto del conflitto?
Storicamente, l’impatto delle crisi geopolitiche sui mercati è stato di breve portata e lo shock piuttosto limitato, come mostra la tabella.
Fonte: Goldman Sachs.
Per un investitore è quindi importante non reagire troppo in modo emotivo.
“La principale questione ora è quanto durerà questa guerra, quale sarà il suo impatto e quale sarà l’impatto a lungo termine sull’energia”, sottolinea Pizem.
Quello che già possiamo vedere è che questo scenario avrà forti implicazioni per l’inflazione: avremo “più inflazione e meno crescita”, soprattutto in Europa, vista la sua dipendenza dal gas naturale russo.
Fonte: AXA IM, Bloomberg, Eurostat, Statista
Revisione stime su crescita e inflazione, ma il maggior impatto è sull’eurozona
Ci si aspetta che la crescita delle economie dei paesi sviluppati, che poggiano su fondamentali solidi, resti forte nel 2022 (anche se ridotta), nonostante l’impatto della crisi geopolitica. “L’impatto è minimo per gli Stati Uniti ma forte per l’eurozona”, nota Pizem.
Fonte: AXA IM, Consensus Economics, FMI e Datastream al 22/02/2022.
“Secondo noi quest’anno in Europa vedremo un’accelerazione della crescita da ottobre, ma nel secondo e nel terzo trimestre la crescita sarà piatta”, dice il gestore.
Anche le aspettative d’inflazione vengono continuamente riviste, ma per il momento sembra escluso il rischio di stagflazione visto il basso livello di disoccupazione.
Come abbiamo modificato il portafoglio?
Il portafoglio di AXA WF Global Optimal Income resta significativamente esposto all’azionario anche se l’attuale momento risk-off ci rende più cauti sul breve termine. E la preferenza va ai titoli statunitensi su quelli europei.
“Per prima cosa abbiamo ridotto la nostra esposizione azionaria di circa il 10%”, spiega Pizem. Quando è iniziata la guerra il fondo AXA WF Global Optimal Income era molto sovrappesato sull’equity perché le stime di crescita, sia in Europa che negli Stati Uniti, erano molto elevate.
La figura qui sotto mostra l’evoluzione dell’allocazione azionaria rispetto ad altre classi d’attivo:
Fonte: AXA IM. Dati non certificate dal 08/03/2013 al 28/02/2022. AXA WF Global Optimal Income I Share. La performance passata non è indicativa dei risultati futuri.
“Siamo entrati nel 2022 con sovrappeso sull’equity dal momento che non ci aspettavamo un’invasione e con poca esposizione su titoli legati al petrolio e sull’oro, principalmente per il nostro orientamento ESG”, continua il gestore. “Questo ha penalizzato il nostro fondo”.
Ora l’esposizione all’equity è al 70% in AXA WF Global Optimal Income e il gestore prevede di aggiungere un 5% di oro nel portafoglio per limitare i rischi.
Ecco, in sintesi, i punti chiave del nostro posizionamento tattico per marzo:
- Overweight sull’equity. Anche se l’attuale momento risk-off ci rende più cauti sul breve termine, restiamo moderatamente costruttivi sul medio termine. La crescita dovrebbe restare sopra il trend nel 2022. Tuttavia, preferiamo l’equity USA rispetto all’equity Europa.
- Underweight sulla duration. Ora siamo sottopesati sulla duration (solo sul decennale USA). Abbiamo ridotto la duration del portafoglio a circa -1
- Strategia di mitigazione del rischio. Abbiamo implementato una strategia di mitigazione del rischio che mira a ridurre l’esposizione all’equity nel caso di un ribasso del mercato
Dove trovare valore oggi?
“Ci saranno sempre più attacchi a livello di cyber security, quindi i titoli legati a questo settore ci sembrano molto interessanti”, commenta Pizem. Quelli in portafoglio hanno avuto una buona performance.
Il portafoglio è sottopesato sui titoli value, come per esempio quelli legati all’energia, che hanno fortemente sovraperformato. La scelta è legata all’impegno di AXA IM di trasformare il suo business in prospettiva “low carbon”.
Quanto all’esposizione alla Cina, nel 2021 il fondo è stato penalizzato. “Ma non abbiamo venduto – spiega Pizem – e recentemente abbiamo avuto un rimbalzo seguito alla forte correzione”.
“Non intendiamo aggiungere esposizione ai titoli cinesi a causa della politica a livello normativo che a volte cambia dal giorno alla notte, con un forte impatto sul valore delle società, come accaduto per il settore internet o dei videogame”, conclude il gestore.
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