E se esistesse un’obbligazione con il 5% di rendimento sul mercato oggi?
I problemi sul tavolo sono molti. C’è il carovita, c’è il rallentamento della crescita, ma soprattutto ci sono le banche centrali - a partire dalla Fed - decise a una stretta sui tassi di interesse, per raffreddare l’inflazione anche a costo di penalizzare la crescita economica. L’azionario soffre, l’obbligazionario sconta un deciso rialzo dei tassi, i risparmiatori vedono ridursi il valore del denaro accumulato sui propri conti correnti. Come investire nel quadro di un contesto così difficile? Abbiamo una risposta concreta: AXA WF Global Inflation Short Duration Bonds. Al 16 giugno la stima di rendimento atteso del fondo coperto su Euro è arrivato al 5,70%, al lordo dei costi di gestione.1
Lo scenario di mercato non sembra migliorare a breve, i conti correnti soffrono
Prima di tutto, c’è la corsa dell’inflazione, che in maggio nell’eurozona ha toccato il record storico di +8,1% su base annua (stima flash Eurostat). Poi, c’è la frenata economica, legata alla guerra in Ucraina e all’effetto Covid sulle catene di fornitura globali: secondo le ultime previsioni di Bruxelles, la crescita del Pil reale decelererà quest’anno al 2,7% (rispetto al 4% previsto qualche mese fa) e al 2,3% nel 2023 (anziché il 2,7%). Infine, la settimana scorsa la Federal Reserve statunitense ha innalzato il tasso di riferimento dei Fed Fund di 75 punti base (pb), a un intervallo compreso tra l’1,5% e l’1,75%, il rialzo più significativo dal 1994. La banca centrale americana prevede che il tasso mediano raggiungerà il 3,4% entro la fine dell’anno (rispetto all’1,9% previsto a marzo), toccando un picco del 3,8% l’anno prossimo (rispetto alla previsione del 2,8%). Di conseguenza, le giacenze di liquidità accantonate sui conti correnti dei risparmiatori soffrono e vedono poche alternative.
La risposta? I linkers. Ma cosa sono?
Come abbiamo imparato, l’inflazione è un rischio, ma può essere anche sfruttata come opportunità d’investimento, se approcciata nel modo giusto. Le obbligazioni inflation-linked mirano a proteggere il valore reale del nostro portafoglio dall’erosione causata da un aumento costante dei prezzi poiché la componente variabile del loro rendimento è legata all’inflazione.
I bond indicizzati all’inflazione hanno un loro fascino, ma sono degli strumenti d’investimento piuttosto complessi. Il problema risiede nella loro duration, tipicamente molto lunga. Come abbiamo visto poco fa, quando l’inflazione sale, le Banche Centrali alzano i tassi. Il beneficio di avere delle cedole indicizzate all’inflazione, nel breve periodo è “offuscato” dall’impatto della duration sul corso dei titoli. Per ridurre la sensibilità a questo tipo di rischio l’obiettivo è quindi costruire un portafoglio che investe in emissioni inflation-linked con scadenze residuali brevi, tipicamente sotto i 4 anni.
Considerato l’ammontare di liquidità giacente oggi sui depositi bancari, la mancanza di alternative valide sul mercato obbligazionario e azionario nell’attuale contesto di mercato, i governativi indicizzati all’inflazione a breve scadenza potrebbero essere una componente interessante del portafoglio. E se questi avessero un’attesa di rendimento di oltre il 5%?
Un esempio concreto
In AXA IM abbiamo da tempo pensato a come costruire una allocazione di portafoglio correlata positivamente con l’inflazione realizzata, quella più “evidente” a tutti gli investitori, ma allo stesso tempo non così esposta all’andamento dei tassi di interesse. Per questo nel 2016 abbiamo lanciato il fondo AXA WF Global Inflation Short Duration Bonds. Quali sono le sue principali caratteristiche?
1. La particolarità di questo fondo, che lo rende semplice ed efficace al tempo stesso, è concentrare i propri investimenti sulla parte breve delle curve degli Inflation Linkers. Prediligiamo l’investimento in titoli in scadenza entro 5 anni, ottenendo una duration variabile tra 1 e 3 anni: così facendo il fondo sarà più sensibile all’andamento dell’inflazione piuttosto che a quello dei tassi nominali.
2. Una seconda caratteristica, abbastanza rilevante in un contesto di risk-off come l’attuale, è che i titoli in cui investiamo sono tutti, per nostra scelta, governativi dei Paesi Sviluppati (US, Eurozona, UK la quasi totalità). Il fondo infatti è nella categoria di rischio 2.
3. Il punto più importante però è, come sempre, il potenziale di performance che il fondo può avere in questo contesto. Il team di gestione guidato da Jonathan Baltora calcola mensilmente questo dato partendo dalle stime sull’inflazione a 12 mesi del consenso di mercato (stime che sono aumentate progressivamente negli ultimi tempi, inseguendo di fatto i dati ufficiali). In questo modo stimiamo il tasso di indicizzazione all’inflazione del portafoglio (inflation indexation) a cui poi sottraiamo il tasso reale (ancora negativo seppur in aumento) e le componenti tecniche (roll down, costo di copertura valutaria e commissioni di gestione).
La stima del rendimento del fondo AXA WF Global Inflation Short Duration Bonds al 16 giugno 2022 è al 5,7% (vedi tabella).1
La stima del rendimento, nelle varie voci, include la cedola garantita, rispecchiata nel rendimento reale, i costi di copertura del cambio €/$, e ovviamente l'indicizzazione all'inflazione: quest'ultimo dato è noto solo a posteriori, quindi rappresenta a oggi una stima congiunta del mercato e dei nostri economisti. A questo dato va sottratto il costo complessivo della classe scelta, 0,75% annuo per la classe A (H).
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