Inflazione in aumento: un’opportunità di reddito?
L’inflazione in aumento era il tema dominante sui mercati anche prima dello scoppio del conflitto in Ucraina, che ha spinto ancora più in alto i prezzi dell’energia. Ci aspettiamo un ulteriore aumento. Le obbligazioni indicizzate all’inflazione con breve duration mirano a catturare l’inflazione focalizzandosi sulla parte breve della curva. Con un’inflazione cosi elevata, potremmo trovarci di fronte a un’avvincente opportunità di reddito.
“Fondamentalmente, le obbligazioni inflation linked a breve duration mirano a catturare l’inflazione limitando, al tempo stesso, la loro esposizione ai movimenti dei tassi d’interesse”, spiega Jonathan Baltora, Head of Sovereign, Inflation and FX per AXA IM Core.
“Visto che stiamo assistendo a cifre estremamente elevate d’inflazione, crediamo di trovarci di fronte ad un’avvincente opportunità di reddito”.
Non sappiamo come si evolverà la guerra e quali conseguenze potenzialmente imprevedibili possono derivare dall’imposizione delle sanzioni alla Russia.
Quel che sappiamo è che i prezzi dell’energia sono saliti ancora, che l’inflazione aumenterà ulteriormente e che questo sarà negativo per la crescita economica, specialmente in Europa.
“L’inflazione era già un tema caldo prima che la Russia invadesse l’Ucraina – argomenta Baltora –. Le guerre sono state spesso fonte di pressioni inflattive, ma quel che sta peggiorando la situazione è che l’Ucraina è una potenza nell’esportazione di grano e la Russia è un top esportatore d’energia”.
Come si vede dal grafico, l’inflazione è ai livelli più alti dagli anni ’80.
Fonte: Refinitiv Datastream, 2 marzo 2022. A solo scopo illustrativo.
Mentre l’inflazione era già elevata prima della guerra, ora vediamo il rischio che sia più persistente di quanto inizialmente ci si aspettava.
“Più l’inflazione resta alta, maggiore è il rischio che le aspettative d’inflazione comincino a scivolare facendo dell’aumento dell’inflazione uno shock potenzialmente più durevole”, commenta il gestore.
I breakeven dell’inflazione sono stati frenati dall’avversione al rischio, mentre i prezzi del petrolio sono saliti:
Fonte: AXA IM, Refinitiv Datastream, marzo 2022.
Inflazione e banche centrali, quali implicazioni?
Una delle cose più importanti da considerare è la reazione delle banche centrali. Mentre la Federal Reserve (Fed) intende andare avanti con il processo di rialzo dei tassi, la Banca centrale europea (Bce) sembra orientata a un approccio “wait-and-see”.
La politica monetaria dovrebbe rispondere a shock inflazionistici endogeni, mentre dovrebbe ignorare quelli esogeni se non rischiano di destabilizzare le aspettative d’inflazione. Ragione per cui è essenziale capire quali sono le cause dell’inflazione elevata che abbiamo in questo momento.
I massicci programmi di sostegno dell’economia messi in atto dai governi per proteggere consumatori e imprese, insieme alla voglia di consumo esplosa dopo i lockdowns, ha portato a una solida ripresa della domanda domestica. “Tipicamente, questo è uno scenario in cui le politiche monetarie dovrebbero essere restrittive”, argomenta Baltora. E come spesso accade, la Fed sta attuando prima rispetto alla Bce, ancora traumatizzata dall’era dei rialzi con Jean Claude Trichet.
Larga parte dell’attuale inflazione è anche il risultato dei problemi delle supply chain legati al Covid, come la scarsità di microchip o i ritardi nelle catene d’approvvigionamento globale, dovuti alla “zero policy” implementata in Cina contro la diffusione del virus.
Un’altra fonte di inflazione elevata è stata l’impennata dei prezzi dell’energia, che è un altro fattore “esogeno” d’inflazione a cui le banche centrali non dovrebbero rispondere.
Rischio di tassi d’interesse più alti fino a quando l’inflazione annuale comincia a moderarsi:
Fonte: AXA IM, a solo scopo illustrativo
I benefici offerti dalle obbligazioni inflation-linked
Le obbligazioni a breve scadenza indicizzate all’inflazione possono contribuire a proteggere il portafoglio dall’erosione del valore reale degli investimenti e dai movimenti dei tassi d’interesse.
La nostra strategia preferita per questo momento, AXA WF Global Inflation Short Duration Bonds, unisce due aspetti: catturare l’inflazione senza detenere però emissioni con lunghe scadenze, quindi focalizzandosi solo sulla parte breve della curva dei linkers, senza avere troppa esposizione sulla duration.
“Quando investiamo in obbligazioni con scadenze brevi abbiamo più correlazione all’inflazione e meno ai tassi”, spiega Baltora.
Quindi, le obbligazioni con breve duration, da uno a tre anni e fino a cinque anni, beneficeranno di un’inflazione molto elevata. Inoltre, se le banche centrali dovessero diminuire gli stimoli in modo aggressivo, queste obbligazioni sarebbero meno impattate da un aumento del tasso nominale, grazie alla bassa correlazione.
Perché investire in AXA WF Global Inflation Short Duration Bonds?
AXA WF Global Inflation Short Duration Bonds è un fondo obbligazionario globale che mira a cogliere opportunità nel mercato Inflation-linked diversificando tra regioni geografiche e scadenze. Investe principalmente in obbligazioni governative dei paesi sviluppati a breve termine e tasso variabile con copertura del rischio di cambio.
Ecco tre motivi per investire nella strategia in un contesto come l’attuale:
1. Inflazione in aumento alla base del rendimento. AXA WF Global Inflation Short Duration Bonds ha generato una performance consistente negli ultimi mesi2 e l'inflazione in aumento è alla base del rendimento del fondo.
2. Soluzione alternativa al cash. AXA WF Global Inflation Short Duration Bonds è un fondo che investe in titoli governativi dei paesi sviluppati, e può essere un’alternativa alle giacenze di liquidità accantonate sui conti correnti, aiutando a proteggerle dall’erosione del potere d’acquisto dovuta all’inflazione.
3. Liquidità. Ogni anno il 20% delle obbligazioni va a scadenza, fornendo liquidità al fondo e permettendo di cogliere le opportunità di una fase di rialzo dei tassi.
Global Inflation Short Duration Bonds
Le obbligazioni inflation linked di breve termine perseguono l’obiettivo di proteggere il portafoglio dall’erosione del valore reale degli investimenti e dai movimenti dei tassi d’interesse.
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