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Inflazione, oggi serve strategia indicizzata e a breve duration


L’inflazione continua a correre, alimentata da costi esorbitanti dell’energia. Quasi ovunque le banche centrali hanno avviato la stretta monetaria, ma la crescita economica è in rallentamento, e il rischio di recessione rende il compito più delicato. Come navigare l’inflazione evitando che eroda il valore dei nostri investimenti? Ecco i vantaggi dell’investire in portafogli che non solo abbiano una indicizzazione all’inflazione, ma anche una duration relativamente contenuta.

Per anni gli economisti si sono chiesti come mai l’inflazione restasse bassa, nonostante la massa di liquidità pompata nel sistema finanziario e i tassi negativi. Oggi ci troviamo di fronte a un’inflazione galoppante, esplosa in tutto il mondo dopo la pandemia di Covid-19, spinta da una forte domanda di beni e servizi, dai “colli di bottiglia” che hanno portato alla scarsità di alcune merci e materie prime, e dall’invasione russa dell’Ucraina, che ha spinto alle stelle i prezzi dell’energia.

Come mostra il grafico, l’inflazione è un fenomeno globale.

Tassi d’inflazione globale. Variazione percentuale su 12 mesi

Fonte: AXA IM, Datastream. A solo scopo illustrativo.

A giugno l’inflazione USA ha raggiunto il livello più elevato dal 1981, aumentando oltre le aspettative (+9,1% rispetto a un anno prima)1 , per poi rallentare un po’ la sua corsa a luglio (+8,5%). Il dato di agosto è atteso il 13 settembre. La Federal Reserve (Fed) ha comunicato che andrà avanti in modo aggressivo con continui rialzi dei tassi per contrastare l’inflazione, anche a costo di provocare una recessione.

Anche in Europa dominano corsa dei prezzi e stretta monetaria, con un’economia resa vulnerabile dalla dipendenza dal gas russo. Nel Regno Unito il costante aumento dell’inflazione, salita oltre il 10% a luglio, in parallelo all’aumento esorbitante del prezzo dell’energia (luce e gas), ha fatto scoppiare la crisi del costo della vita che quest’autunno potrebbe raggiungere livelli drammatici in assenza di misure di sostegno per le famiglie e le imprese, attualmente allo studio del nuovo governo. Nell’eurozona l’inflazione è schizzata a +8,9% a luglio e a 9,1% ad agosto, marcando un nuovo record. In Italia l’ultimo dato la vede all’8,4%. Sulla scia della Fed, la Banca centrale europea (Bce) ha alzato i tassi d’interesse dello 0,75% in una mossa piuttosto aggressiva.

 

Rallentamento della crescita

Nel frattempo, la crescita globale è rallentata. Un po’ ovunque si parla di recessione: per l’Europa, a cominciare dalla Germania, per la Gran Bretagna (dove la Bank of England si è spinta a parlare di lunga e profonda recessione) e per gli Stati Uniti (dove l’economia è in recessione tecnica dopo due trimestri consecutivi di contrazione).

Un sondaggio di BofA sui fund manager evidenzia che il 58% dei gestori intervistati si aspetta una recessione nei prossimi 12 mesi.

“La recessione puo’ arrivare ma non subito”, commenta Jonathan Baltora, Head of Sovereign, Inflation and FX, Fixed Income di AXA IM. Infatti, il mercato del lavoro tiene, con livelli di disoccupazione bassi sia negli Stati Uniti che in Europa. “Sia gli economisti e sia i mercati hanno sbagliato molto negli ultimi anni e continuano a credere che l’inflazione sia un fenomeno transitorio – dice Baltora -. Invece io credo che l’inflazione sia piuttosto un fenomeno di lunga durata”.  Il gestore teme che, di questo passo, “saremo soggetti a pesanti delusioni” perche’ la strada per tornare sotto il 2% “è molto lunga”.

Fonte: AXA IM, Bloomberg al 5 settembre 2022. A solo scopo illustrativo.

 

Come muoversi in questo contesto?

In un contesto di elevata inflazione, politiche monetarie volte a contrastare la corsa dei prezzi cercando tuttavia di non strozzare l’economia, ed elevata volatilità sui mercati, è molto difficile gestire il proprio portafoglio. Come deve muoversi un investitore? Su quali asset class puntare?

“L’ideale sarebbe puntare su uno strumento meno ‘nominale’ possibile, uno strumento cioè che ci aiuti a mantenere invariato il nostro potere di acquisto nonostante l’accelerazione dell’inflazione”, spiega Alessandro Tentori, Chief Investment Officer di AXA IM Italia.

“Le obbligazioni indicizzate all’inflazione – i cosiddetti linkers – sono uno strumento che offre protezione contro l’aumento del paniere dei prezzi, ma troppo spesso viene dimenticata la loro evidente sensitività all’aumento dei tassi di interesse”, continua Tentori. “Da qui la necessità di sviluppare e investire in portafogli che abbiano non solo una indicizzazione all’inflazione, ma anche una duration relativamente contenuta per catturare quasi esclusivamente le altissime cedole che ci vengono offerte in questa fase di inflazione storicamente molto elevata”.

Le obbligazioni a breve scadenza indicizzate all’inflazione sono un’asset class che potrebbe aiutare a proteggere il portafoglio dall’erosione del valore reale degli investimenti e dai movimenti dei tassi d’interesse. Su questa asset class abbiamo puntato con due strategie molto adatte in questo particolare momento: AXA WF Global Inflation Short Duration Bonds e AXA WF Euro Inflation Plus.

 

Rendimento dall’inflazione puntando sulla parte breve della curva

La nostra strategia short duration, AXA WF Global Inflation Short Duration Bonds, unisce due aspetti: catturare l’inflazione senza detenere però emissioni con lunghe scadenze, quindi focalizzandosi solo sulla parte breve della curva dei linkers, senza avere troppa esposizione sulla duration.

“Quando investiamo in obbligazioni con scadenze brevi abbiamo più correlazione all’inflazione e meno ai tassi”, nota Baltora.

Quindi, le obbligazioni con breve duration, da uno a tre anni e fino a cinque anni, beneficeranno di un’inflazione molto elevata. Inoltre, questi titoli sono potenzialmente meno impattati da un aumento del tasso nominale, grazie alla bassa correlazione.

“Ci aspettiamo un rendimento significativamente positivo dalle obbligazioni inflation-linked nei mesi a venire”, aggiunge il gestore (vedi grafico sotto).

Secondo Baltora, “l’inflazione ha il potenziale di sorprenderci al rialzo”.

Fonte: AXA IM al 31/08/2022. A solo scopo illustrativo. Le previsioni d’inflazione sono fatte su un periodo di 12 mesi e si basano su un sondaggio trimestrale fatto dal team inflation.

AXA WF Global Inflation Short Duration Bonds è un fondo obbligazionario globale che mira a cogliere opportunità nel mercato Inflation-linked diversificando tra regioni geografiche e scadenze. Investe principalmente in obbligazioni governative dei paesi sviluppati a breve termine e tasso variabile con copertura del rischio di cambio.

Ecco tre motivi per investire nella strategia oggi:

  1. Inflazione in aumento alla base del rendimento. L’inflazione in aumento è alla base del rendimento del fondo.
  2. Soluzione alternativa al cash. AXA WF Global Inflation Short Duration Bonds può essere un’alternativa alle giacenze di liquidità accantonate sui conti correnti, aiutando a proteggerle dall’erosione del potere d’acquisto dovuta all’inflazione.
  3. Liquidità. Ogni anno il 20% delle obbligazioni va a scadenza, fornendo liquidità al fondo e permettendo di cogliere le opportunità di una fase di rialzo dei tassi. 

 

Battere l’inflazione dell’eurozona

Il nostro fondo AXA WF Euro Inflation Plus, come dice il nome, ha per obiettivo quello di battere l’inflazione dell’area euro, ovvero quella che ci riguarda da vicino. “La nostra ambizione è generare performance positiva anche quando l’inflazione si abbassa”, spiega il gestore.

Il fondo consente di avere molta flessibilità: può investire da 0 a 100 in obbligazioni tradizionali, ma anche da 0 a 100 in obbligazioni indicizzate all’inflazione. Fa solo investimenti in titoli “Investment Grade”, con una esposizione massima del 20% a titoli corporate. 

In sostanza, la strategia può adattarsi a scenari diversi, da uno scenario d’estrema inflazione a uno di inflazione molto bassa.

“Se l’inflazione sale, tendenzialmente investiremo in obbligazioni a breve scadenza indicizzate all’inflazione e nelle cosiddette strategie dei breakeven d’inflazione, comunemente conosciute come break-evens”, spiega Baltora. In breve, aggiunge il gestore, “si comprano break-evens quando ci aspettiamo che l’inflazione aumenti, per ricevere i coupon che corrispondono alla differenza tra inflazione attesa e inflazione attuale”.

“Se l’inflazione scende, la nostra strategia può investire fino al 100% del patrimonio netto del fondo in obbligazioni a tasso fisso vendendo break-evens, il che significa posizionarci al ribasso sulle aspettative d’inflazione”, conclude Baltora.

Riassumendo:

  • Approccio discrezionale alle strategie inflazionistiche
  • Allocazione flessibile tra obbligazioni nominali e linkers
  • Asset allocation più ampia e generazione di reddito sfruttando opportunità in altri mercati di reddito fisso Investment Grade
  • Q29uc3VtZXIgUHJpY2UgSW5kZXggU3VtbWFyeSAtIDIwMjIgTTA1IFJlc3VsdHMu

Scopri le nostre strategie inflation

Per informazioni approfondite sui prodotti (performance, documenti correlati, ecc.), visita il nostro Fund Center.

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AXA WF Euro Inflation Plus

Un fondo con l'obiettivo di battere l’inflazione dell’area euro.

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AXA WF Global Inflation Short Duration Bonds

Un fondo globale che mira a cogliere le opportunità nel mercato Inflation-linked diversificando tra regioni geografiche e scadenze.

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Non c’è recessione, e il credito resta attraente

    Rischi principali

    Rischio di credito: in caso d'inadempienza o declassamento del rating di uno o più emittenti, il valore dell'obbligazione diminuirebbe, provocando una diminuzione del NAV.

    Rischio di liquidità: rischio di affrontare difficoltà nell'acquistare o vendere gli attivi del comparto.

    Rischio di controparte: rischio di default (insolvenza, bancarotta) di una delle controparti che comporterebbe un mancato pagamento o una mancata consegna.

    Impatto dell’uso di tecniche, come ad esempio gli strumenti derivati: alcune strategie di gestione comportano rischi specifici, come il rischio di liquidità, il rischio di credito, il rischio di controparte, il rischio di valutazione, il rischio legale, il rischio operativo e i rischi associati agli attivi sottostanti.

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