Navigare l’inflazione europea con una strategia flessibile
Inflazione elevata a livello globale e su base generalizzata, tassi d’interesse in rialzo, e rallentamento della crescita economica. Lo scenario in cui si muovono oggi gli investitori è quanto mai complicato e incerto.
Negli Stati Uniti e nel Regno Unito l’inflazione corre oltre il 9%, mentre le banche centrali di questi paesi già da un po’ sono impegnate a rialzare i tassi d’interesse. In Europa, dopo un atteggiamento “wait and see”, e con l’inflazione che si avvicina al 9% anche la Bce ha avviato la stretta monetaria, con il primo rialzo (dello 0,50%) in 11 anni.
L’inflazione era già elevata prima della guerra, ma il conflitto in Ucraina l’ha resa più persistente di quanto inizialmente ci si aspettava aggiungendo pressione sulle banche centrali. L’accelerazione dei prezzi è stata alimentata anche dall’enorme liquidità del sistema monetario, dalla politica fiscale e dalle riaperture post-Covid, che hanno esacerbato la fragilità delle catene produttive globalizzate.
Quale impatto sui nostri risparmi?
L’aumento generalizzato dei prezzi riduce il nostro potere d’acquisto ed erode i nostri risparmi. Il problema non è di poco conto, soprattutto in Italia, dove i soldi parcheggiati su conti correnti e depositi bancari ammontavano a oltre €1850 miliardi a fine dicembre 2021 (fonte ABI). Una montagna di risparmi non investiti e che quindi non fruttano, e che sono soggetti all’erosione dell’inflazione.
Per esempio, un’inflazione al 5% per 10 anni porta il valore reale di €100.000 al di sotto di €60.000.
Come intervenire? Un investimento in obbligazioni indicizzate all’inflazione può rappresentare un’alternativa al cash e aiutare a proteggere il portafoglio dall’erosione del valore reale degli investimenti.
La nostra soluzione: AXA WF Euro Inflation Plus
Il nostro fondo AXA WF Euro Inflation Plus, come dice il nome, ha per obiettivo quello di battere l’inflazione dell’area euro, quella che ci riguarda da vicino.
Il fondo consente al gestore di avere molta flessibilità: può investire da 0 a 100 in obbligazioni tradizionali, ma anche da 0 a 100 in obbligazioni indicizzate all’inflazione. Fa solo investimenti in titoli “Investment Grade”, con una esposizione massima del 20% a titoli corporate.
Strategia d’investimento improntata sulla flessibilità
Il fondo offre flessibilità anche nel senso che consente di adattare la strategia a scenari diversi, da uno scenario d’estrema inflazione a uno di inflazione molto bassa.
“Se l’inflazione sale, tendenzialmente investiremo in obbligazioni a breve scadenza indicizzate all’inflazione e nelle cosiddette strategie dei breakeven d’inflazione, comunemente conosciute come break-evens”, spiega Jonathan Baltora, Head of Sovereign, Inflation and FX, Fixed Income di AXA IM. In sostanza, aggiunge il gestore, “si comprano break-evens quando ci aspettiamo che l’inflazione aumenti, per ricevere i coupon che corrispondono alla differenza tra inflazione attesa e inflazione attuale”.
“Se l’inflazione scende, la nostra strategia può investire fino al 100% del patrimonio netto del fondo in obbligazioni a tasso fisso vendendo break-evens, il che significa posizionarci al ribasso sulle aspettative d’inflazione”, conclude Baltora.
Riassumendo:
- Approccio discrezionale alle strategie inflazionistiche
- Allocazione flessibile tra obbligazioni nominali e linkers
- Asset allocation più ampia e generazione di reddito sfruttando opportunità in altri mercati di reddito fisso Investment Grade
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