La Russia vieta le vendite di petrolio ai Paesi che applicano un tetto al prezzo, la Banca del Giappone aumenta gli acquisti di obbligazioni
I mercati si sono lasciati alle spalle un anno difficile, dominato dalle conseguenze dell’invasione russa in Ucraina, dai costanti problemi legati al COVID-19 in Cina e dalle implicazioni di politica monetaria a seguito di un’inflazione persistente in molti Paesi, soprattutto negli Stati Uniti. Alla chiusura di giovedì, l’indice azionario MSCI World si avviava a cedere nell’anno circa il 18%, mentre il JP Morgan Global Government Bond abbandonava più del 17%1 . Tra i principali listini azionari, il Nasdaq tech ha esibito la flessione più significativa, perdendo nel corso dell’anno oltre il 32%. Stando al nostro outlook, nel 2023 l’inflazione calerà avvicinandosi agli obiettivi delle banche centrali, in un contesto segnato da una crescita globale debole, prima che emerga una lenta ripresa nel 2024.
Notizie dal mondo
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto teso a vietare le vendite di petrolio ai Paesi che adottano un tetto di $ 60 al barile per il greggio russo trasportato via mare. Il decreto, che prevede una clausola per permettere a Putin di annullare il divieto in casi particolari, entrerà in vigore il 1° febbraio con una durata prevista di cinque mesi. Il tetto, sostenuto dai Paesi del G7, dall’Unione europea e dall’Australia, è stato imposto dal 5 dicembre in risposta alla guerra condotta dalla Russia in Ucraina. In seguito alla notizia, i prezzi del petrolio sono saliti, per poi tornare a scendere sulla scia dei timori per l’impatto di una recrudescenza del COVID-19 in Cina dopo la revoca delle restrizioni.
Il numero sotto i riflettori: ¥ 16.000 miliardi
La Banca del Giappone (BoJ) ha dichiarato che gli acquisti non programmati di obbligazioni nella scorsa settimana hanno portato il totale di dicembre a circa ¥ 16.000 miliardi, un valore prossimo al record mensile di giugno. L’istituto continua a perseguire una politica volta a migliorare il funzionamento del mercato. In una sintesi delle opinioni pubblicata dopo la riunione di dicembre, i decisori politici hanno ribadito la necessità di mantenere tassi d’interesse ultra-bassi. Il documento riportava inoltre le discussioni dietro la decisione a sorpresa della BoJ di modificare il controllo della curva dei rendimenti. Nel frattempo, a novembre la produzione industriale giapponese è diminuita per il terzo mese consecutivo (-0,1% rispetto al mese precedente), a causa di una fragile domanda globale. Il calo si è però rivelato inferiore alle stime consensuali.
La parola della settimana: Carbonio blu
E' il carbonio immagazzinato nel suolo o nella vegetazione intorno alle aree costiere. Secondo il World Wildlife Fund for Nature, questi ecosistemi, spesso costituiti da vaste aree di mangrovie o alghe, possono immagazzinare un volume di carbonio circa quattro volte superiore a quello di una foresta tropicale sulla terraferma. Possono inoltre fungere da supporto vitale per la biodiversità e fornire protezione e reddito alle comunità locali. Il premio AXA IM Research Award di quest’anno è stato conferito alla dott.ssa Ana Queiros del Plymouth Marine Laboratory del Regno Unito, per il suo lavoro sulla gestione degli oceani e sullo sviluppo del carbonio blu come soluzione basata sulla natura nella lotta al cambiamento climatico.
Prossimamente
Nel corso della settimana verranno annunciati molteplici indici dei direttori agli acquisti (PMI), tra cui i dati ufficiali per il settore manifatturiero, i servizi e quelli compositi di eurozona e Stati Uniti, nonché le statistiche della società privata Caixin per la Cina. Il Federal Open Market Committee pubblicherà mercoledì il verbale della sua ultima riunione di politica. I dati commerciali di novembre per Germania, Canada e Stati Uniti seguiranno giovedì, come pure la fiducia dei consumatori giapponesi per il mese di dicembre. Venerdì giungerà la prima stima sull’inflazione dell’eurozona a dicembre.
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