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La rilevanza del fattore ‘social’ degli ESG in un contesto di elevata inflazione

  • 25 Ottobre 2022 (5 min di lettura)

In evidenza:

  • L'integrazione di fattori sociali può risultare utile per costruire portafogli d'investimento a lungo termine potenzialmente più sostenibili
  • Favorite dovrebbero essere le società che trattano bene i dipendenti e che minimizzano il costo sociale delle loro attività, contribuendo anche a migliorare, più in generale, il benessere sociale
  • Investire con un approccio attivo e responsabile è fondamentale per capire come i fattori sociali possano contribuire ad assicurare performance sostenibili a lungo termine

L'economia è una scienza sociale che studia come la collettività gestisce risorse scarse per generare beni e servizi atti a soddisfare i bisogni primari e altre esigenze – e le aziende sono mattoncini essenziali dell'ecosistema socioeconomico.

Le stesse aziende sono costruzioni sociali, dotate di una propria organizzazione; interagiscono con altri soggetti attraverso operazioni di compravendita, e contribuiscono al funzionamento e al benessere generale della società. Così come è importante che gli investitori considerino l'interazione del comportamento economico umano con l'ambiente, è altrettanto importante che pensino al modo in cui la produzione e i consumi influiscono sul bene sociale.

Utilizzare un prisma ‘sociale’ nell'analisi degli investimenti significa investire bene. Ora che i redditi reali sono minacciati dall'inflazione, è più che mai importante conoscere l'impronta sociale delle aziende in cui investiamo.

Il rendimento degli investimenti a lungo termine sui mercati azionari dipende dalla crescita del fatturato e dalla redditività delle imprese. Sul mercato del credito, invece, dipende dalla consistenza dei flussi finanziari e dalla solidità patrimoniale degli emittenti. Alla base di questi fattori ci sono le dinamiche di costi e ricavi. L'integrazione dei fattori sociali nell'analisi delle curve di costi e ricavi di un'azienda, delle sue attività in senso lato e della sua strategia, può dare informazioni utili agli investitori, aiutandoli a costruire portafogli a lungo termine più sostenibili.

Le dimensioni di cui tenere conto sono tre: la comprensione dei rischi e delle efficienze individuabili sulla curva dei costi; la valutazione della potenziale accelerazione della crescita dei ricavi grazie all'interesse sociale dei beni e servizi offerti; e la considerazione dei contributi extrafinanziari per il benessere della società in senso lato. L'attività economica è sempre il risultato di comportamenti umani e ha un impatto sul nostro benessere; per questo la ‘S’ di ESG – che ne rappresenta la componente sociale – può essere considerata la dimensione più importante. Dopo tutto, se il cambiamento climatico ci preoccupa è per il suo impatto a breve e lungo termine su di noi e sulla nostra capacità di mantenere una società sana, coesa ed economicamente sostenibile.

 

La comprensione dei rischi più grandi per un’azienda

Per valutare se un'impresa possa essere un buon investimento occorre comprendere la sua struttura di costo e conoscere i rischi ai quali è esposta. Attraverso un approccio ESG, gli investitori possono individuare i principali rischi e costi extrafinanziari associati alle attività dell’impresa. Si tratta poi di capire se tali costi vengono internalizzati e se hanno un impatto significativo sui risultati finanziari. Vediamo già, per esempio, che le aziende internalizzano il costo delle emissioni di carbonio – le metodologie stanno migliorando e il quadro normativo offre una struttura solida per quantificare il valore in denaro di questi rischi. Non è altrettanto semplice nella sfera sociale, ed è particolarmente difficile per gli investitori responsabili sviluppare un approccio più efficace per identificare i rischi sociali e i loro potenziali costi finanziari.

Si potrebbe partire dal valutare come un'impresa gestisce i collaboratori – una risorsa chiave per qualsiasi azienda. Aree quali le politiche retributive, l'attribuzione di benefit, le condizioni contrattuali e l'attività di sviluppo dei collaboratori ci dicono molto sulla qualità del management, ma anche sui potenziali rischi. Un'azienda che paga un salario minimo applica contratti "a zero ore" e offre benefit minimali ai dipendenti, come l'indennità di malattia obbligatoria, avrà probabilmente una manodopera meno produttiva di un'azienda concorrente che dia più valore al suo capitale umano. Le ripercussioni sui costi potrebbero essere determinate da livelli elevati di turnover, scioperi o vertenze sindacali.

In questo momento l'inflazione è alta e la crescita dei salari reali è negativa. Le aziende devono far fronte a costi di produzione crescenti, che le portano ad aumentare i prezzi di vendita. La gestione del problema da parte dell'azienda, l'eventuale impatto sui dipendenti attraverso variazioni salariali, o sui clienti attraverso i prezzi, è un aspetto importante. Se il management capisce le implicazioni sociali delle sue decisioni in un contesto del genere potrebbe essere premiato dalla preferenza che gli accorderanno sia i clienti che gli investitori.

Un altro aspetto sul quale concentrare l'attenzione è il tema salute e sicurezza. Questo aspetto è più evidente nel settore manifatturiero, dove i lavoratori possono essere esposti a rischi fisici. Ma in tutte le aziende favorire la salute fisica e mentale dei dipendenti, oltre a migliorare la produttività, riduce il rischio di contenziosi.

Oltre al personale che lavora direttamente in azienda, è importante anche capire se ci sono rischi per il capitale umano lungo la filiera. Per esempio, un problema storico che affligge l'industria dell'abbigliamento è la possibilità di sfruttamento del lavoro minorile nelle aziende tessili fornitrici situate in paesi in via di sviluppo.

Un tema oggetto di crescente attenzione è la diversità come fattore valorizzante per l'organizzazione, sia a livello di management che di tutti i collaboratori. Le idee prodotte da persone di diversa provenienza e che hanno maturato esperienze diverse contribuiscono alla crescita e favoriscono l'innovazione. Gli investitori devono considerare quanto le aziende promuovono la diversità al loro interno, come incoraggiano l'innovazione e lo sviluppo di idee, quanto le loro strategie di gestione delle risorse umane consentono di identificare eventuali forze contrarie all'inclusione e all'apertura.

Sono disponibili delle metriche per giudicare la qualità della gestione del capitale umano, ma è importante anche mantenere un dialogo diretto con le imprese sui temi della cultura aziendale. Un management team che dialoga costantemente con i dipendenti, che promuove la diversità a tutti i livelli e che incoraggia lo sviluppo delle risorse dovrebbe correre meno rischi di chi presta meno attenzione a questi aspetti, e potrebbe essere favorito da una maggiore capacità di attrazione e fidelizzazione dei talenti.

 

La valutazione dell'impronta sociale

In prospettiva sociale non è importante soltanto il modo in cui le società gestiscono i propri collaboratori, ma anche l'impatto che i loro prodotti e le loro attività d'impresa hanno sulla società civile. Gli investitori dovrebbero considerare anche fattori come la responsabilità di prodotto, i potenziali rischi per la salute, la riservatezza dei dati e la responsabilità finanziaria. Si tratta di questioni di ampio respiro che impongono un approccio attivo all'investimento responsabile. Solo così gli investitori potranno valutare l'impatto dei rischi cui è esposta l'impresa attraverso l'impatto sociale delle sue attività operative.

Abbiamo già visto come le aziende del settore del tabacco sono state per lo più escluse dall'universo del Responsible Investing a causa dell'enorme impatto dei loro prodotti sulla salute delle persone. Questo è senz’altro un esempio estremo, ma la performance di qualsiasi investimento può marginalmente migliorare grazie alla comprensione, a ogni livello, dei rischi connessi ai prodotti dell’azienda in cui investiamo e di potenziali esternalità negative. La sicurezza degli alimenti, i contenuti dei social media, gli standard edilizi, le politiche generali di prezzo e la qualità del servizio al cliente sono solo alcuni dei molti modi con cui prodotti, servizi e attività d'impresa possono influire sullo stato generale di benessere della società civile. Governi e autorità di vigilanza hanno il loro ruolo, ma è compito degli investitori cercare di comprendere l'impronta sociale delle società in cui investono.

Infine, vogliamo investire in società con prospettive di crescita, che premino gli investitori nel tempo. Rientrano in questa categoria le società dotate di organizzazioni ben gestite, che cercano di ottenere il meglio dai propri collaboratori. La comprensione dei rischi è importante, ma è altrettanto importante capire se la cultura aziendale favorisce una crescita sostenibile. Nell'era post-Covid-19 è probabile che i lavoratori apprezzino un approccio più flessibile in termini di numero di ore lavorate, di sede di lavoro e di benefit, e che attribuiscano grande importanza all'equità di trattamento.

Anche i clienti possono muoversi in modo più oculato, specialmente nel mezzo dell’attuale crisi che colpisce il costo della vita. Ciò che più preoccupa nell'immediato sono le ripercussioni della crisi sulle famiglie, ma nel tempo stanno cambiando anche i gusti dei consumatori, rispecchiando una maggiore consapevolezza delle questioni sociali. Il modo in cui le aziende gestiscono le proprie politiche di prezzo, specialmente in settori rivolti alla soddisfazione di bisogni primari – alimentari, energia, edilizia abitativa – è un aspetto che gli investitori dovrebbero considerare. La quota di mercato a lungo termine potrebbe, in qualche misura, dipendere da come l'azienda tratta i suoi clienti in periodi di difficoltà congiunturale – con l'ovvia esigenza di conciliare questa attenzione alla sostenibilità commerciale dell'azienda stessa.

 

Un cambiamento positivo – e potenziali rendimenti a lungo termine

Vogliamo investire in società produttrici di beni e servizi che favoriscono la società civile. Le biotecnologie sono un buon esempio di settore che dovrebbe essere valutato attraverso questa lente sociale, dato che ha il potenziale di esercitare profondi effetti benefici connessi alla lotta contro le malattie e al possibile prolungamento della vita produttiva. La sfera medica è un'area in cui tecnologia e innovazione sono palesemente orientate ad avere ricadute sociali positive. Nell'era della tecnologia, anche la fornitura di servizi di protezione dei dati è un bene per la società, in quanto contrasta chi potrebbe cercare di sfruttare la propria capacità di accedere a dati personali.

Non abbiamo spazio sufficiente in questa sede per elencare tutti i potenziali servizi e tecnologie che, se forniti in modo sostenibile, potrebbero contribuire positivamente a migliorare il benessere sociale. La sfida per gli investitori è lo sviluppo di sistemi di riferimento che consentano di comprendere i rischi sociali delle imprese, di individuare i leader che fanno dell'aspetto sociale un asset privilegiato nello sviluppo delle proprie attività aziendali, e di comprendere la sostenibilità commerciale a lungo termine dei prodotti che fanno bene a livello sociale.

Un possibile approccio è dato dall'Impact investing. Basandosi sugli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, gli asset manager possono proporre strategie d'investimento con chiari obiettivi sociali, facendo riferimento a un universo di società le cui attività si prevede possano contribuire a tale scopo. Per esempio, la concentrazione sugli obiettivi "Salute e benessere" e "Città e comunità sostenibili" mette in luce imprese con prodotti potenzialmente rilevanti. Abbiamo a disposizione dati a supporto di questi chiari obiettivi sociali, che consentono di valutare come prodotti e servizi siano resi accessibili a prezzi convenienti alle comunità che ne hanno più bisogno – e questo è proprio il fulcro dell'impact investing.

In qualità di investitori responsabili, puntiamo a generare rendimenti sostenibili a lungo termine senza arrecare danno al pianeta e all'umanità. Le aziende migliori saranno senz'altro quelle che ottimizzano il valore della loro risorsa più preziosa – le persone. Sembra facile, ma le società che trattano bene i dipendenti e minimizzano i costi sociali delle loro attività saranno quelle che riusciranno a crescere offrendo prodotti e servizi che contribuiscono al miglioramento delle condizioni sociali, anche a beneficio degli investitori.

Le questioni sociali sono fondamentali nell'investimento, in quanto riguardano attività basilari come l'offerta di cibo, casa ed energia, oltre a concentrarsi sull'inclusività e sull'accesso all'istruzione, ai servizi finanziari, all'impiego, alla tecnologia e all'intrattenimento. In tutti questi ambiti, gli investitori attivi che danno importanza alla sostenibilità, possono dare supporto alle imprese migliori dal punto di vista sociale. Investire con un approccio attivo e responsabile è fondamentale per capire come i fattori sociali possano contribuire a generare performance sostenibili a lungo termine.

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